I giovani oggi lavorano di meno e guadagnano meno rispetto alle altre fasce d’età. Questo possiamo capire dal prezioso Rapporto annuale 2024 dell’Inps. Secondo il rapporto, mentre la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti nel 2023 è stata di circa 26 mila euro, gli under 30 hanno guadagnato poco più di 14 mila euro, ovvero poco più della metà. Inoltre, i dipendenti pubblici under 30 guadagnano circa 6-7 mila euro in più rispetto ai loro coetanei del settore privato.
Il divario salariale tra giovani e lavoratori medi
L’Inps evidenzia come il divario salariale tra gli under 30 e il valore medio totale sia massimo per i lavoratori a tempo pieno e con continuità occupazionale nell’anno, con un gap di circa 11 mila euro. Al contrario, per chi lavora part time e in modo discontinuo, il divario si riduce a 1.800 euro. In termini relativi, il gap è più elevato tra i lavoratori full time, mentre si attenua tra i part time, indipendentemente dalla continuità lavorativa.
Posizioni relative stabili nell’ultimo quinquennio
Nonostante questa situazione, l’Inps osserva che nell’ultimo quinquennio la posizione relativa dei giovani non si è deteriorata, anzi. In particolare, ci sono stati miglioramenti sia nel numero di giovani occupati che nelle retribuzioni. Ad esempio, per i lavoratori full time sotto i 29 anni, la retribuzione media annua è aumentata dell’8,4% tra il 2019 e il 2023, rispetto a un incremento del 6,6% per tutte le età.
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