Per fine anno Arci Movie propone 3 appuntamenti tutti incentrati sul cinema del reale mettendo insieme le attività le attività di FILMaP con gli Atelier di Cinema del Reale che da 4 anni si tengono a Ponticelli e quelle della rassegna “AstraDoc – Viaggio nel Cinema del Reale”
Il 14 e il 15 dicembre a Ponticelli presso la sede Arci Movie il regista Stefano Savona incontrerà gli allievi di “FilmaP”a Ponticelli. Una masterclass di due giorni che s’innesta nel percorso formativo della terza edizione degli Atelier di Cinema del Reale cominciata la scorsa estate.
FilmaP nasce nel 2014, sostenuto da “Fondazione con il sud”, con l’obiettivo di costruire un centro di formazione e produzione cinematografica a Ponticelli nella periferia est di Napoli, dopo un ventennale percorso di Arci Movie teso a valorizzare la fondamentale connessione tra formazione ai linguaggi audiovisivi e mondo della professione del cinema e della contemporaneità. L’Atelier di cinema del reale è un percorso dedicato al cinema documentario destinato a filmmakers under 35. Il progetto – realizzato in collaborazione con Parallello 41 Produzione e sostenuto da Fondazione con il sud, SIAE, Intesa Sanpaolo, Seda Italy e Ucca – rappresenta oggi un’avanguardia nel valorizzare il cinema come strumento e risorsa di sviluppo e si afferma come vera e propria officina di cinema del reale dove i talenti possono trovare gli strumenti per raccontare le storie e connettersi al mondo dei professionisti.
Sempre venerdì 14 dicembre alle 20.30 al Cinema Astra Stefano Savona parteciperà alla rassegna “AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale” e presentare il suo La strada dei Samouni (Italia, Francia 2018 – 128’ (Festival di Cannes 2018 – Premio “Oeil d’or” come Miglior Documentario IDFA – International Documentary Film Festival Amsterdam – Selezione Ufficiale) il ritratto di una piccola comunità palestinese straziata dall’orrore della guerra.
“Il 20 gennaio – racconta Savona – in seguito alla ritirata dell’esercito israeliano, ho potuto raggiungere il nord della Striscia e la città di Gaza dove sono entrato in contatto con la famiglia allargata dei Samouni, una comunità di contadini, sino ad allora sopravvissuta miracolosamente a 60 anni di conflitti e occupazioni, che si confrontava per la prima volta con una tragedia senza precedenti. Ventinove dei suoi membri, donne e bambini per la maggior parte, erano stati uccisi da un’unità d’élite dell’esercito israeliano; inoltre le loro case e i loro campi erano stati completamente distrutti. Ho iniziato a filmare i Samouni immediatamente, ma sin dall’inizio non ho avuto alcun dubbio: il mio film non si poteva ridurre al mero rendiconto del massacro, al compianto sulla tragedia o alla denuncia di un’ingiustizia.
Le loro parole e i loro ricordi hanno iniziato lentamente a ricostruire il ritratto di un’antica comunità contadina indipendente e composita, da cui emergevano le diverse personalità dei vivi e dei morti. La loro storia collettiva era ricca e complessa, piena di contraddizioni interne, di corti circuiti e di svolte inaspettate. Dovevamo quindi raccontare le loro straordinarie esperienze umane molto al di là degli avvenimenti drammatici di 2009.
Da allora, mi sono dato il tempo di ricostruire la storia dei Samouni da più lontano possibile. Volevo rendere giustizia alla singolarità di queste donne e questi uomini, alla loro saga familiare, al loro desiderio di indipendenza e alla loro tenacia.”
Infine, a chiudere il trittico di appuntamenti con il cinema del reale, martedì 18 dicembre al Cinema Pierrot di Ponticelli dalle 19.00 verranno proiettati i cortometraggi documentari realizzati dagli allievi dell’Atelier di cinema del reale edizione 2018 per la prima volta tutti incentrati su Ponticelli. Nelle scorse settimane i film sono stati presentati a due tra i più importanti festival di documentario in Italia, il “Festival dei Popoli” di Firenze e il “Filmmaker Festival” di Milano, dove i giovani registi si sono confrontati con studenti di cinema provenienti da tutta Italia, ottenendo ottimi riscontri. Sette film, che, pur diversi tra loro, sono il risultato di un’idea di cinema condivisa nell’Atelier e di un approccio al reale che racconta questo pezzo di città, con la sua bellezza e le sue contraddizioni, le sue storie e la sua verità, un territorio complesso ma da sempre caratterizzato da grandi esperienze sociali e aggregative che ne hanno segnato profondamente l’identità.
Le proiezioni dei film saranno intervallate da un aperitivo, così da creare un momento di condivisione e scambio, ma anche di concreta riflessione fra tutti i partecipanti all’evento.