Chi ha detto che i giovani non amano la Storia? A testimoniare il contrario lo slogan varato da un nutrito gruppo di studenti delle Scuole Manzoni di Bologna che, all’insegna de “La Storia siamo noi”, hanno chiesto di potersi confrontare, in una sorta di dinamico talk show, con alcuni grandi esperti. Una giornata, quella del prossimo 4 febbraio (inizio alle 8 e 30, via Scipione dal ferro 10/2) che vedrà alternarsi protagonisti della didattica e della ricerca. A dare il via all’iniziativa sarà Manuela Rubbini, storica, da sempre impegnata in preziose ricerche sul territorio finalizzate a ricostruire la storia di edifici privati di grande pregio artistico per progetti di restauro che coinvolgono la Soprintendenza, con “La lezione degli Antichi per guardare con occhio disincantato il futuro. Si può parlare di bolognesità?”.
Sarà poi la volta di un tema di grande attualità, “Conoscere e difendere i tesori del nostro passato per promuovere il turismo del futuro”, proposto dal professor Antonio Gottarelli (dal 2000 ricercatore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, nel 2002 Gottarelli ha fondato il Centro di Ricerca dipartimentale Te.m.p.l.a, “Tecnologie Multimediali per l’Archeologia, istituendo l’insegnamento di Metodi Informatici della Ricerca Archeologica, presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali). Gottarelli parlerà anche dell’esperienza del parco archeologico di Monte Bibele di cui è, da anni, instancabile motore.
Di grande fascino il tema scelto dall’ultimo relatore, il fisico Franco Casali, esperto in Fisica dei reattori nucleari, già direttore della Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria dell’Università di Bologna, del Centro Nucleare di Montecuccolino e della Divisione di Fisica e calcolo scientifico dell’ENEA, dal titolo “Quella Madonna è davvero un Antonello da Messina? La TAC applicata ai Beni Culturali”. Il gruppo di ricercatori, che fa capo a Casali, infatti, è tra i più quotati nel campo dello sviluppo di sistemi di tomografia computerizzata tridimensionale di tipo innovativo con i quali sono state realizzate TAC che possono essere considerate dei “record mondiali” per quanto riguarda la risoluzione spaziale e la dimensione degli oggetti tomografati.