Nutella e olio di palma: la storia continua. La Ferrero ha, infatti, perso la causa contro la Rigoni di Asiago per uno spot pubblicitario nel quale l’azienda del vicentino puntava sull’assenza nella sua nocciolata dell’olio tropicale. Un affronto non confermato dai giudici che hanno disposto anche un risarcimento da parte dell’azienda di Alba. Quello tra la Ferrero e l’olio di palma è un legame che, pur se ampiamente contestato, non ha allontanato la Nutella dal suo pubblico.
Ferrero vs Rigoni di Asiago
Nel periodo tra il 2019 e il 2020, in Francia, è andato in onda uno spot pubblicitario sulla Nocciolata, la crema spalmabile di Rigoni di Asiago. Il cuore del messaggio pubblicitario era l’assenza dell’olio di palma nella crema spalmabile con tanto di orango, animale simbolo della deforestazione causata dalle piantagioni di olio di palma, che si rilassa su un dondolo accanto a una mamma e a suo figlio.
La Ferrero non ha visto di buon occhio lo spot interpretandolo come un atto di concorrenza sleale. Ha così deciso di denunciare l’azienda del vicentino per denigrazione e per parassitismo. In Francia, dove la Nocciolata occupa il 60% del mercato, si contesta il reato di parassitismo quando un soggetto utilizza la fama di un soggetto terzo a proprio vantaggio. Secondo i legali della Ferrero, quindi, Rigoni di Asiago, con quello spot denigrava la concorrente di Alba e al tempo stesso utilizzava la sua fama per attirare consensi alla propria azienda.
I giudici francesi non sono stati dello stesso avviso e hanno dato torto alla Ferrero sia in primo grado che in Appello condannando la multinazionale a un risarcimento di 10mila euro.
Nutella e olio di palma: la storia continua
La ricetta originale della Nutella, autentica gloria nazionale, prevedeva l’utilizzo dell’olio di girasole. Con il passaggio ad azienda multinazionale, si è passati anche a sostituire questo grasso con uno più economico e funzionale come l’olio di palma.
Oltre a causare danni alla salute, l’olio di palma ha anche un forte impatto ambientale. Pur essendo un olio di origine vegetale è un grasso saturo e in quanto tale contribuisce alla crescita di placche aterosclerotiche. L’ampio utilizzo dell’olio di palma in campo alimentare, poi, ha portato la sua coltivazione a livelli intensivi pratica che si regge, giocoforza, sulla deforestazione.
Nutella è stata più volte messa sul banco degli imputati per la presenza dell’olio di palma ma ciò non è bastato per rompere il legame affettivo con il suo pubblico.
Etica aziendale
In un mercato pieno di prodotti dalla dicitura “senza” la Ferrero ha ritenuto di prendere una direzione diversa: ha mantenuto la sua scelta motivandola. L’olio tropicale, come ha illustrato la stessa azienda, assicurerebbe la tenuta del prodotto a diverse temperature. Eviterebbe, quindi, il processo di idrogenazione e la conseguente formazione di acidi grassi trans dannosi per la salute.
Politica forse discutibile che però ha evitato che si cambiasse la ricetta di un prodotto al quale gli italiani sono molto affezionati.
In copertina foto di Mario Cvitkovic da Pixabay