La Glitch Society nasce un anno fa da un’idea del writer e rapper hardcore Saor. È un progetto di musica trap il cui obiettivo è quello di realizzare una scena alternativa all’interno della trap italiana. “La chiamiamo scena horror perche vogliamo fare uscire la parte oscura della trap”, afferma Saor contattato dalla redazione.
Christian, in arte Saor, ha fatto parte del crew di rapper e graffitari noto all’interno del panorama underground come Die Young click, ora disciolto. Attualmente lavora in diversi studi come tatuatore.
La sua carriera da solista inizia con la pubblicazione dell’album Don’t try this at Rome nel 2017. Nello stesso anno forma la Glitch Society. “Inizialmente eravamo io e un ragazzo di nome Sandro che organizza serate techno, l’idea era quella di dare forma a questo progetto per fare serate nei locali”, ci racconta Saor.
La Glitch Society si consolida, più tardi, con la partecipazione di Manuel (in arte NuHell), gia cantante e bassista in diversi gruppi punk hardcore. Il duo della società glitterata pubblica diversi video musicali pregni di riferimenti a sottoculture, come Scena Horror e Crisantemi. Quest’ultimo, girato al cimitero Verano di Roma, un velato riferimento al noto disco Verano Zombie di Noyz Narcos.
Christian come writer si è sempre firmato come Saor da quando ha cominciato all’età di 15 anni e ha scelto questo pseudonimo per il suo interesse verso i dinosauri.
A livello musicale, invece, in passato si presentava come Live Fast.
Come è cominciato tutto
Saor si è avvicinato per la prima volta al mondo del rap grazie ad alcuni ragazzi conosciuti nella scuola superiore che frequentava, avevano uno studio di registrazione chiamato ACW (Anti Cops Warriors) che si trovava nel quartiere romano di Centocelle. Dello studio faceva parte un artista di strada di nome Moraldo, noto come Boez. Veniva dagli ambienti skinhead e aveva un gruppo rap militante anarchico di nome Sangre Brigante. Nel 2008 ebbe l’idea di formare una crew di graffitari e proposte a Saor il nome Die Young.
“Inizialmente eravamo solo io e Boez ma presto si aggiunsero altri elementi”, ricorda Saor. “Quando Boez è morto suicidandosi (rest in peace), ci siamo uniti con i Sangre Brigante formando un unico collettivo sotto il nome di Die Young click”, conclude.
Dopo diversi live e un’intensa attività di writing nella capitale, i membri della crew prendono strade differenti per necessità soggettive.
La nascita della scena trap
“Senza peccare di presunzione posso dire di averla vista nascere la scena musicale trap“, risponde Saor quando gli chiediamo una opinione sulla scena italiana. “Nel 2012 Sick Luke (noto producer italiano figlio del rapper Duke Montana, ndr) usciva spesso con noi della Die Young a dipingere, infatti nel 2012 ci ha prodotto una traccia. [(live fast bestia rara prod sick luke). Ricordo che nel 2014 Sick Luke disse che si stava vedendo con dei ragazzi che facevano trap e gli stavano comprando i beat. Noi eravamo old school e non vedavamo di buon occhio la trap“, conclude Saor. Quei ragazzi erano gli ancora sconosciuti Dark Polo Gang, che per primi portarono la trap italiana al livello di notorietà che conosciamo oggi.
Per Saor la misica trap rimane un modo per non limitarsi e farsi sentire di più. Non ha comunque abbandonato la cosiddetta vecchia scuola. “ascolto i Quarto Blocco, con Crine J siamo amici e abbiamo condiviso molte cose”, puntualizza Christian. Attualmente, dice, sta lavorando per fare una traccia con Lise dei Roma Guasta.