Nell’era Post Covid la startup Streeteat lancia Delivery Zone, un nuovo spazio di condivisione aziendale per le smart cities del futuro.
Innovazione, condivisione, sicurezza e attenzione all’ambiente i valori fondamentali della Eatlosophy aziendale. Trovare nuove modalità per partecipare alla vita sociale lavorativa è sicuramente uno degli obiettivi fondamentali da raggiungere in quella che sarà l’era Post Covid. Ci ha riflettuto a lungo Streeteat (www.streeteat.it), l’app che ha portato lo street food oltre la strada, che ha ideato così Delivery Zone, un nuovo luogo di aggregazione ispirandosi all’idea di una piazza post-moderna.
Delivery Zone
La Delivery Zone immaginata da Streeteat è un luogo fisico che unisce due servizi concreti: HOM, una struttura itinerante per portare ovunque il calore e l’armonia di sentirsi a casa, e Delò, il primo food delivery locker per ordinare e ricevere pasti contactless. Le persone potranno quindi incontrarsi non solo per ritirare le proprie consegne nei locker (ormai parte integrante dell’arredo urbano nelle principali città di tutto il mondo), ma anche, e soprattutto, per condividere esperienze. “Sarà innanzitutto una nuova zona negli spazi esterni delle aziende dove abbiamo pensato di integrare i nostri servizi Delò e Hom a beneficio dei dipendenti. Un luogo di incontro e condivisione, non limitato al Food&Beverage, bensì che dia spazio a servizi e iniziative sociali e culturali.” spiega Giuseppe Castronovo, CEO e founder di Streeteat.
Delivery Zone incarna perfettamente i principi della Eatlosophy, una nuova filosofia del cibo basata su quattro pilastri: innovazione, cultura, condivisione e sostenibilità. L’Eatlosophy, dunque, è un nuovo modo di vivere il cibo, mettendo al centro l’individuo e il proprio benessere, proveniente soprattutto dai momenti di condivisione da cui esso stesso scaturisce. Mangiare viene perciò vista come un’esperienza di condivisione e socializzazione totale, ricreando il calore della propria tavola domestica.
L’isolamento durante il lockdown e il distanziamento sociale ha dimostrato ancor di più quanto lo stare insieme sia una parte integrante del nostro vivere, alla quale nessuno vuole e deve più rinunciare. La Delivery Zone vuole quindi abbracciare l’idea di un futuro in cui la tecnologia sia uno strumento per facilitare le azioni quotidiane, senza alienare l’essere umano.
Il risvolto eco-friendly
Fondamentale è il ruolo che Delivery Zone avrà sull’impatto ambientale: questo punto di aggregazione permetterà ai dipendenti di un’azienda di effettuare un solo ordine cumulativo per la pausa pranzo, permettendo così la consegna fino a 48 pasti che verranno conservati nei locker refrigerati, abbattendo così i costi e le emissioni che comporterebbero queste operazioni svolte separatamente. Inoltre, in questo modo, non occorrerà più spostarsi per partecipare a conferenze o convention aziendali, bensì, attraverso HOM, questi eventi potranno svolgersi in una forma nuova, itinerante, per permettere ai professionisti di formarsi nella propria città, all’aperto e in totale sicurezza. Un nuovo modo di vivere la città e la vita aziendale, proiettato verso il futuro e con un occhio di riguardo all’ambiente.
Streeteat
Streeteat è una startup fondata nel 2015 da Giuseppe Castronovo, CEO e founder.
Inizialmente nasce come un aggregatore di food truck attraverso l’utilizzo di un’app per poi divenire un vero e proprio marketplace richiesto agli eventi. Sviluppa poi un servizio di catering per creare successivamente Food Court per grandi eventi come quello del Fuori Salone di Milano. Il suo team, si trova a Milano nell’ex Fabbrica Richard Ginori, dove Streeteat ha creato un vero e proprio showroom all’interno del quale è possibile vedere in anteprima Delò.