La crsi porta la fame e la fame porta a rubare, in alcuni casi. Si afferma, da un po’ e per qualcuno, un nuovo modo di fare la spesa. Visto che è sempre più difficile sottrarre prodotti dagli scaffali dei supermercati, grazie alla tecnologia sempre più utilizzata, allora si è sviluppata la tecnica di sottrarre le borse degli ignari avventori nei parcheggi. Come dire la fame aguzza l’ingengno!
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Non serviva l’ennesimo autorevole annuncio, questa volta del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, per stabilire che l’Italia fosse già in una durissima e difficile recessione. Basta osservare cosa accade nel quotidiano ed ecco apparire, significativamente,una nuova prassi che è una conseguenza implacabile della crisi per chi vive tra gli stenti. Non più solo i classici furti dagli scaffali dei supermercati, troppo controllati perchè sottoposti agli attenti occhi della videosorveglianza e degli agenti antitaccheggio, ma pare che si stia diffondendo un fenomeno che potremmo definire più comodo: il furto dai carrelli o dal bagagliaio dell’auto dopo che si è usciti dal negozio o dal supermarket ad ignari cittadini che hanno già effettuato la spesa approfittando del primo momento di distrazione di quest’ultimi. Dopo aver fatto la spesa, la “vittima” apre la vettura e inizia a scaricare nel baule gli acquisti. Poi si allontana quei pochi metri per depositare il carrello. È in questo frangente che il ladro, sicuramente appostato, entra in azione: all’interno della vettura quasi sempre è stata lasciata la borsa della spesa, per abitudine o perché ritenuta ingombrante per le operazioni scarico.E per quello che è dato da sapere, i casi non sarebbero isolati, anche perché cifre ufficiali sono impossibili da conoscere in quanto i malcapitati che arrivano a casa e non si trovano la spesa nel bagagliaio, nella stragrande maggioranza dei casi non sporgono denuncia.Quale rimedio per i consumatori, allora? Un innalzamento del livello di attenzione e di guardia di chi va a fare la spesa è l’unica via d’uscita in maniera pratica.
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Fonte: Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” e dello “Sportello dei Diritti”