Se quella dei giochi olimpici è una grande spedizione, quella per i giochi paralimpici di Tokyo 2020 è un super spedizione italiana. Oltre cento gli atleti, quindi, un vero e proprio record assoluto per il Comitato italiano paralimpico con la speranza di “conquistare” il Giappone.
Giochi paralimpici di Tokyo 2020, spedizione italiana da record
In programma dal 24 agosto al 5 settembre 2021, i giochi paraolimpici di Tokyo 2020 (che ha mantenuto questa denominazione nonostante lo slittamento di un anno causa pandemia da Covid 19) sono la grande occasione per l’Italia di fare altre grandi conquiste sportive. Saranno 113 atleti impegnati in 16 delle 22 discipline previste: atletica leggera, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, tennistavolo, sollevamento pesi, taekwondo, tiro a segno, tiro con l’arco, triathlon e badminton. Una grandissima spedizione che segna a sua volta un altro record. Per la prima volta nella storia del CIP, la maggioranza degli atleti qualificati per i giochi paraolimpici sono donne e per la precisione sono 61 atlete contro 52 atleti.
I portabandiera
Sono due i “capitani” di questa spedizione che andrà alla conquista del Giappone: Beatrice Vio impegnata a difendere il titolo di campionessa olimpica conquistato a Rio nel fioretto individuale e Federico Morlacchi anche lui alla difesa del titolo olimpico conquistato in Brasile nel 2016 ma nei 200 metri misti oltre a qualche altra medaglia su altre distanze.
Le speranze di Luca Pancalli
“Ci apprestiamo a vivere questa edizione paralimpica di Tokyo con la consapevolezza di poter far bene. Sarà un’Olimpiade più complessa, le difficoltà sono tante. Lo sono per gli olimpici figuriamoci per atleti con disabilità anche severe. Considerando anche che, alcuni atleti, per via delle loro patologie, non si sono potuti ancora vaccinare. Da uomo di sport ho percepito questa straordinaria passione condivisa non facendo alcuna distinzione tra mondo olimpico e paralimpico. Olimpiadi e Paralimpiadi ormai, rispetto ad una certa narrazione, vivono unicamente, anche noi partiremo subito dopo i colleghi olimpici e chiedo a Giovanni che ci scaldino l’atmosfera“, ha scherzato il numero uno del Cip (Luca Pancalli) rivolto al presidente del Coni, Malagò.