A conclusione della sessione preparatoria della riunione ICCAT del Comitato Permanente per la Ricerca e le Statistiche (SCRS), che fornirà alla Commissione gli elementi per le decisioni che influenzano il destino di specie chiave quali il pesce spada, il tonno rosso e gli squali nel Mediterraneo, il WWF esprime forte preoccupazione sullo stato dello stock di pesce spada.
“Siamo molto preoccupati per il futuro del pesce spada del Mediterraneo. Non c’è tempo da perdere. Vanno prese misure immediate per invertire il declino dello stock. Circa l’85% della flotta di pesca del pesce spada nel Mediterraneo è costituita da imbarcazioni dell’UE ed è a questa che spetta prendere l’iniziativa per garantire un futuro sicuro per questa specie iconica del Mediterraneo “, ha detto Giuseppe di Carlo, direttore della Mediterranean Marine Initiative del WWF.
Il pesce spada del Mediterraneo è infatti stato sovra sfruttato negli ultimi 30 anni. La biomassa dello stock di questa specie è inferiore dell’88% rispetto ai livelli considerati sostenibili. Secondo il parere della comunità scientifica, attualmente stiamo pescando il pesce spada il doppio rispetto al livello considerato sostenibile. Con sempre più frequenza i pesci vengono catturati prima che abbiano avuto il tempo di riprodursi: si tratta di esemplari sottotaglia che rappresentano fino al 70% delle catture attuali.
Gli stock di pesce spada hanno urgente bisogno di misure che consentano il loro recupero.