Continua, giorno dopo giorno, ad essere monitorata la situazione dei focolai di Coronavirus in Italia, da Nord a Sud. Tra zone rosse, test e la proroga dello stato di emergenza, l’Italia continua a non abbassare la guardia contro il Covid-19.
Una situazione prevista?
Si tratta di un fenomeno già messo in conto come conseguenza della fine del Lock-down e la riapertura di frontiere e attività economiche.
“Eravamo consapevoli che avremo affrontato una stagione di convivenza con il virus. Dobbiamo essere veloci, incisivi, determinati per poter ricondurre i focolai alla normalità nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra sfida”
Il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Molto spesso i nuovi positivi vengono associati alle persone che sono state all’estero o che rientrate nel nostro Paese facendosi veicolo dell’infezione.
La situazione dei focolai da Coronavirus in Italia: il Nord
Alcuni focolai sono presenti in Liguria, a Savona, dove dei contagi scoppiati a seguito di una cena in un sushi bar. Delle persone interessate da questo cluster solo una risulta ricoverata, mentre le altre sono tutte sotto sorveglianza domiciliare. In Veneto risulta un focolaio a Vicenza dopo che un imprenditore è risultato positivo al ritorno da un viaggio in Serbia. Più focolai sono presenti invece in Lombardia, uno più consistente nel Mantovano. A seguito di uno screen risultano essere positivi 54 lavoratori domiciliati in provincia di Mantova, 4 in quella di Cremona e i restanti in Emilia Romagna.
Tre focolai attivi in Emilia Romagna, uno a Bologna nel settore della logistica e uno a Rimini legato invece all’ambiente ospedaliero. Tutti e due circoscritti e arginati. Un terzo è stato registrato a Parma, con casi legati a un’azienda, per un totale di 42 persone positive. Segnalati 6 casi anche a Pagno, piccolo Paese della val Bronda, in Piemonte. In Trentino: uno nato dal rientro di un kosovaro a Predazzo, ma c’è allerta anche per un cluster a Rovereto per un totale di circa una quarantina di positivi.
Il centro Italia
Situazione delicata anche in Toscana dove nelle ultime settimane sono scoppiati 4 focolai riconducibili tutti a soggetti esteri o da nuclei familiari sovraffollati, motivo per cui diversi soggetti sono stati trasferiti negli alberghi adibiti ai pazienti covid. Le aree colpite della regione sono Firenze, Viareggio e Arezzo. Diversi focolai anche nel Lazio. Sembra essere quasi esaurito quello più grave, partito dall’istituto di ricovero e cura San Raffaele Pisana, restano invece quello di Fiumicino e del Casilino, più recente, nato da una cena di classe. Allerta ancora alta per la comunità bengalese dopo i numerosi casi riscontrati dai cittadini provenienti dal Bangladesh.
Sud: tra Mondragone e la Calabria
Contagi anche in Campania, nella zona di Mondragone. La situazione è in fase di miglioramento ma le autorità restano caute. Secondo focolaio invece in Irpinia ancora attivo, la maggior parte dei casi provenienti dalla zona di Serino e comuni limitrofi. Casi di covid anche in Calabria nello specifico a Cosenza. Si tratta di tutti casi riconducibili allo stesso nucleo familiare contagiati presumibilmente da una bambina di 4 anni che è stata sottoposta a un tampone prima di un intervento ed è risultata positiva. Subito tutti i suoi cari sono stati messi in isolamento.