I voli aerei sono una realtà abbastanza sicura. Tuttavia, recentemente alcuni piloti francesi hanno sollevato preoccupazioni circa la “Sindrome Aerotossica“, una condizione mortale causata dalla contaminazione del ricircolo dell’aria originata dal motore dell’aereo. Nello specifico, la causa della Aerotoxic Syndrome, viene attribuita all’inalazione di aria contaminata dai vapori tossici degli oli dei motori, all’interno di un aeroplano.
Il sistema di ricircolo d’aria di un aeromobile, pompa aria dall’esterno: inizialmente per mezzo di pompe meccaniche, in tempi più moderni attraverso l’aria compressa dei turbomotori. Tuttavia, alcuni studi hanno rilevato che gli unici effetti nocivi possono essere rilevati nella cabina di pilotaggio, una preoccupazione per i piloti ma non per i passeggeri, come riferiscono le autorità dell’aviazione civile della Gran Bretagna, secondo cui non vi è “nulla per cui i passeggeri o l’equipaggio dovrebbero essere preoccupati”.
Sino a qualche anno fa proprio per l’assenza di informazione, anche la maggior parte dei medici non è stata in grado di diagnosticarla e curare tempestivamente gli ammalati.
Alcuni esperti sono convinti che dei filtri risolverebbero il problema, evitando la dispersione di una neurotossina presente nell’olio dei motori, la Tricresyl phosphate (TCP, Fosfato tricalcico). Questa sostanza, il TCP, viene utilizzata come additivo alimentare in quanto rientra negli antiossidanti e regolatori di acidità sotto la categoria dei fosfati di calcio con sigla E341.