Nelle scorse settimane il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) ha eseguito una campagna di prove nel Plasma Wind Tunnel “Scirocco”, per conto dell’azienda statunitense Sierra Nevada Corporation (SNC).
I test sono stati condotti nell’ambito del programma di sviluppo di SNC per il Dream Chaser, il velivolo spaziale selezionato dalla NASA per trasportare rifornimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale, all’interno del secondo contratto Commercial Resupply Services (CRS2 – servizio di rifornimento commerciale). La prima missione del Dream Chaser in versione cargo, è fissata entro la fine del 2020.
I componenti sottoposti a test erano dimostratori tecnologici in scala reale del sistema di protezione termica del Dream Chaser. Sottoposti alle condizioni di volo rappresentative della fase di rientro nell’atmosfera di un velivolo spaziale, il comportamento dei modelli è stato conforme alle aspettative consentendo di compiere un altro importante passo verso il “pronti al volo”.
“Scirocco” ha dimostrato ancora una volta di essere un impianto unico al mondo per la qualifica di Sistemi di Protezione Termica. Alimentato da un riscaldatore ad arco di 70 MW di potenza elettrica massima, l’impianto è in grado di generare un getto di plasma fino a 2 m di diametro, 12 Mach di velocità e 10.000 gradi Kelvin di temperatura e di ospitare modelli di grandi dimensioni fino a 60 cm di diametro.
Grazie a programmi di simulazione numerica sviluppati al CIRA e alla profonda conoscenza delle capacità tecnologiche dell’impianto “Scirocco”, i ricercatori del Centro, e il team del Plasma Wind Tunnel in particolare, sono in grado di riprodurre a terra le condizioni di volo che un velivolo incontra nella fase di rientro in atmosfera.
Grande soddisfazione è stata espressa, sia da parte del team di SNC che di CIRA, per l’ottimo funzionamento dell’impianto e dei sottosistemi e per l’efficiente lavoro di squadra, con la prospettiva di ulteriori future collaborazioni.
“Impianti di livello mondiale come ‘Scirocco’ insieme al notevole know-how acquisito dai nostri ricercatori e dal team di prova – ha detto il Presidente del CIRA Paolo Annunziato –permettono al nostro Centro e al programma aerospaziale italiano di essere competitivo sulla scena internazionale e di dare il proprio contributo ai più importanti progetti aerospaziali mondiali”.
“SNC è onorato di lavorare con organizzazioni internazionali come il CIRA – ha detto Steve Lindsey Vice Presidente dei Programmi SNC per i sistemi di esplorazione dello spazio – Per avere il meglio del meglio si deve lavorare con il meglio ed essere assolutamente confidenti del proprio lavoro di ingegneria. I test effettuati al CIRA ci hanno aiutato a confermare che il Dream Chaser sarà in grado di operare un rientro sicuro in atmosfera che è la parte critica della nostra capacità di effettuare atterraggi pista”.
“La sperimentazione e qualifica per sistemi per il rientro planetario fino all’atterraggio fa parte dei programmi bandiera del nuovo PRORA (Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali) del CIRA”, ha commentato il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. “Questi test con Sierra Nevada dimostrano come il CIRA rappresenti un asset fondamentale del sistema spaziale italiano in grado di attrarre i più importanti clienti della new space economy. Un segnale che rafforza l’orgoglio per questa unica struttura di ricerca per la quale il nuovo piano triennale prevede l’avviamento di di investimenti collegati ai progetti bandiera del nuovo PRORA che supera 80 M€ nei primi tre anni”.