Venerdì 18 ottobre alle 10.00 presso l’Aula convegni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) a Roma, si terrà la giornata La scienza del Cnr per il sistema nazionale di protezione civile, dedicata alla presentazione delle attività di protezione civile svolte dai ricercatori del Cnr. Organizzata dal Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta), la giornata rientra nell’ambito delle iniziative della settimana nazionale della protezione civile (istituita con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2019).
Il Cnr vanta una storia lunga più di 40 anni di collaborazione con il Dipartimento della protezione civile (Dpc) della Presidenza del consiglio dei ministri, fornendo supporto scientifico e tecnologico al sistema nazionale di protezione civile. Dal 2004, il Cnr è centro di competenza insieme ai suoi 9 istituti (Ibe-Istituto per la bioeconomia, Igag-Istituto di geologia ambientale e geoingegneria, Imaa-Istituto di metodologie per l’analisi ambientale, Irc-Istituto ricerche sulla combustione, Irea-istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente, Irpi-istituto di ricerca per la protezione idrogeologica, Irsa-Istituto di ricerca sulle acque, Isac-istituto di scienze dell’atmosfera e del clima, Itc-istituto per le tecnologie della costruzione) e 3 Dipartimenti (Dsstta-Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente, Diitet-Ingegneria, ict e tecnologie per l’energia e i trasporti e Disba-Scienze bio-agroalimentari), con oltre un centinaio di ricercatori impegnati in attività d’interesse per il Dpc; numero che cresce in fase di emergenza e post-emergenza.
Durante l’incontro sarà fatto il punto delle attività storicamente svolte dal Cnr sui temi della protezione civile: dai rischi naturali (micro-zonazione sismica, la previsione dei dissesti geo-idrologici, l’uso di dati satellitari per il monitoraggio di eventi sismici, vulcanici e ambientali), fino alle nuove tematiche di possibile interesse per la protezione civile (l’erosione costiera e i geo-rischi marini, gli eventi meteorologici estremi nel quadro dei cambiamenti climatici, la qualità dell’aria e le tecnologie satellitari per il rilevamento, il monitoraggio e la gestione degli incendi boschivi).