“E’ un episodio gravissimo quello accertato oggi dalle indagini della Guardia di Finanza e della Corte dei Conti che ravvisano un danno erariale da 16 milioni di euro nell’ambito della sanità pubblica, per nomine di dirigenti in barba alla spending review decisa dal Governo”. Così Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Sanità commenta le indagini dei giudici contabili e delle Fiamme Gialle.
“Dai resoconti delle cronache emergono sprechi odiosi: ad esempio all’ospedale di Nola ci sono un primario e uno staff nonostante sia previsto un solo posto letto, mentre al Cardarelli ci sono ben cinque reparti di medicina – con cinque primari – tre di chirurgia e due di ortopedia: reparti fotocopia – denuncia Ciarambino – per non parlare dell’Asl di Avellino, dove risultano 28 dirigenti in più mentre all’Asl Salerno ad essere in eccedenza sono trenta unità operative complesse”
“E’ una sistematica sottrazione di risorse al sacrosanto diritto alla salute dei campani – sottolinea – un diritto già gravemente compromesso”.
“Il Movimento 5 Stelle difende i cittadini e la trasparenza – ricorda – siamo riusciti a far approvare alcuni nostri emendamenti in fatto di nomine grazie ai quali le persone condannate, anche solo in primo grado per danno erariale,non potranno mai diventare direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere”.
“È poca cosa ancora rispetto alla rivoluzione che il Movimento 5 Stelle ha in mente in ambito sanitario – aggiunge – ma purtroppo abbiamo trovato di fronte a noi il muro di De Luca, nonostante i suoi proclami in fatto di trasparenza nelle nomine”.
“Oggi – fa sapere Ciarambino, che presiede la Commissione speciale Trasparenza – come Commissione abbiamo concovato per un’audizione, attorno a un tavolo, tutte le aziende sanitarie e gli ospedali della Campania che hanno ricevuto la maglia nera per la trasparenza, così come evidenziato da un rapporto dell’Agenas a fine gennaio”.
“Il rispetto e l’attuazione del decreto sulla trasparenza non deve essere un mero adempimento formale e burocratico – aggiunge – ma il criterio dell’apertura della Pubblica amministrazione al controllo dei cittadini. Come Commissione Trasparenza andremo avanti su questa strada e saremo promotori di ogni iniziativa che consenta di rafforzare la cultura della trasparenza e della legalità in tutta la Pubblica amministrazione”. “La corruzione è odiosa sempre – conclude Ciarambino – ma lo è mille volte di più in sanità, perché ricade sulla pelle dei cittadini. Promuovere il controllo e la legalità significa quindi contribuire anche al miglioramento del servizio reso”.