Pasqua è ormai alle porte. Il periodo di quarantena, causata dal Covid 19, non ha comunque frenato le tradizioni di questa festività (anche se in maniera più contenuta e riveduta). Rimangono quindi le tradizioni culinarie legate ai grandi pranzi della domenica di Pasqua e se si pensa al cibo pasquale allora non si può fare a meno di pensare alla pastiera. Il tipico dolce napoletano, però, come nasce? Quali sono le sue origini? Qual è la ricetta della pastiera?
Le origini della pastiera
La nascita della pastiera arriva a noi attraverso diverse leggende che si sono tramandate negli anni. Questi racconti sono essenzialmente tre:
- La pastiera, secondo la prima leggenda, sarebbe una gustosa invenzione della sirena Partenope. Per ringraziarla e celebrare il suo dolce canto, infatti, i napoletani erano soliti portare sette doni della natura: farina, ricotta, uova, grano, fiori d’arancio, spezie e zucchero. Questi ingredienti furono così mescolati dalla sirena, dando origine al dolce che conosciamo.
- Questo mito, nato dalla fantasia del popolo partenopea, troverebbe però riscontro nel culto dell’antica divinità romana Cerere (Demetra per gli antichi Greci), alla quale le sue ancelle erano solite portare in processione l’uovo, simbolo della rinascita, cui sarebbero poi stati affiancati grano e ricotta.
- La terza leggenda – quella più “vicina” alla realtà – vorrebbe la pastiera nata casualmente per opera di alcuni pescatori che, rimasti in balia del mare a causa di una tempesta improvvisa, riuscirono a sopravvivere mangiando della pasta avanzata, fatta con uova, ricotta, aromi e grano.
Per trovare però le prime testimonianze del dolce che oggi conosciamo e amiamo, bisogna tornare indietro nel tempo fino al XVI secolo, quando il lavoro infaticabile dei conventi permise di perfezionare la ricetta.
La ricetta della pastiera: ingredienti
Cucinare una pastiera richiede la presenza di diversi elementi molto semplici da reperire. Infatti, gli ingredienti di questo dolce napoletano sono:
Per la pasta frolla
- Farina
- Burro
- Zucchero
- Uovo
- Scorza di Arancia
Per il ripieno
- Ricotta
- Latte
- Grano precotto
- Uovo, un tuorlo
- Canditi
- Acqua di fiori d’arancio
- Scorze di arancia e limone
- Pizzico di sale
Preparare una pastiera
Iniziamo col cuocere il grano con il latte, scorza d’arancia e un cucchiaio di zucchero mescolando continuamente fino al completo assorbimento del latte. Intanto in un’altra ciotola bisogna realizzare un composto lavorando la ricotta e lo zucchero. Successivamente vanno aggiunti l’uovo, il tuorlo, le scorze di arancia e limone, un pizzico di sale, i canditi e l’acqua di fiori d’arancio. Il composto così ottenuto va, infine, mescolato con il grano in modo da ottenere una crema omogenea che va poi lasciata riposare in frigo.
Altra parte della preparazione è dedicata alla pasta frolla, lavorando burro e zucchero e unendo successivamente uovo, scorza d’arancio e, in un secondo momento, la farina fino ad ottenere un panetto compatto che va riposto in frigo. Successivamente va quindi stesa in una tortiera e versato all’interno il ripieno. Con della pasta frolla messa da parte vanno ricavate le strisce da posizionare sulla superficie del dolce. La ricetta originale prevedeva ben 7 strisce in modo tale da poter rappresentare i decumani di Napoli. La pastiera, infine, va cotta in forno ad una temperatura di 180 gradi per circa un’ora e mezza e servita dopo averla fatta riposare per 12 ore.