Oggi alle 16:00, nell’ambito degli INCONTRI DI ARCHEOLOGIA al MANN di Napoli, ICRA Project presenterà la nuova traduzione di ALCESTI di Euripide (editore Feltrinelli).
L’autore della nuova traduzione, il prof. Giovanni Greco docente di “Recitazione in versi” all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, spiegherà e reciterà, con l’ausilio di Maria Zerbino, alcuni brani salienti e scene dell’antico e sconvolgente testo diretto da Lina Salvatore e Michele Monetta.
ICRA Project è l’unica unica Scuola di Mimo Corporeo in Italia e Centro Internazionale di Ricerca sull’Attore con sedi a Napoli e a Roma.
Alcesti (438 a.C.) è la prima opera di Euripide: la storia della moglie che si sacrifica, morendo al posto del marito, il re Admeto, che altrimenti dovrebbe morire, e che Eracle riesce a ‘resuscitare’ dall’Ade. Si tratta di un’opera ibrida, dallo svolgimento tragico e dal finale lieto, con elementi satireschi, dovuti alla presenza di Eracle mangione e ubriacone, e d’altra parte della celebrazione del massimo sacrificio, in nome dell’amore. La vicenda ha movenze fiabesche, radicata in molte tradizioni popolari, richiama soprattutto l’impossibile ritorno in vita dopo la morte di Euridice grazie al canto salvifico di Orfeo, primo poeta della storia. Motivo d’interesse sono anche le molte riscritture moderne dell’opera che si confrontano proprio con il tema della ‘resurrezione’, tanto estraneo alla cultura pagana, quanto centrale nel teatro da Shakespeare (il cui Racconto d’inverno si ispira ad Alcesti) fino ai nostri giorni Cocktail Party di T. S. Eliot.