Il MuSA-Museo degli Strumenti Astronomici dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte ha realizzato un tour virtuale con la tecnologia Google Street View per visitare e ammirare liberamente da remoto le sue collezioni
Dopo l’esperienza di Starlight, la mostra dell’INAF sulla nascita dell’astrofisica in Italia che si è conclusa qualche giorno fa, l’Osservatorio astronomico di Capodimonte ha realizzato un tour virtuale del MuSA-Museo degli Strumenti Astronomici per permettere di visitare liberamente da remoto le sue collezioni e ammirare i grandi telescopi, come l’equatoriale di Fraunhofer(1814), gli sfavillanti strumenti scientifici, come il globo celeste di Roll&Reinhold (1589) e le antiche e moderne opere d’arte che sono ospitate nei suoi spazi, come il ritratto di Giuseppe Piazzi di Costanzo Angelini (1825ca.) e Human Space, la scultura realizzata nel 2013 dall’artista napoletano Christian Leperino.
Il tour è accessibile direttamente da Google Maps, da smartphone e pc, semplicemente cercando su Google l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Inoltre il tour su Google Maps può essere visualizzato agevolmente anche con i visori per la realtà virtuale e con i Google Cardboard.
Il tour virtuale è stato coordinato dalla Wish-Op, una società sannita specializzata nello sviluppo di software ‘mobile’ capace di assicurare una comunicazione efficace, multirelazionale e diretta. «Per presentare nel miglior modo la mostra e gli spazi sono state realizzate, con una specifica attrezzatura, quasi 30 panoramiche a 360 gradi», spiega Michele Sabella, fotografo certificato Google Street View Trusted Photographer della reteyou360.it, che ha realizzato il virtual tour.
Il Direttore dell’Osservatorio, Massimo Della Valle, e il curatore del Museo,Mauro Gargano, sono soddisfatti per il risultato conseguito. Il MuSA è stato inaugurato nel novembre 2012 durante le celebrazioni per il bicentenario della fondazione dell’Osservatorio di Capodimonte ed è ad oggi l’unico museo pubblico dell’Italia centro-meridionale aperto regolarmente ai visitatori. Dopo la realizzazione della biblioteca virtuale che permette di sfogliare alcune delle pagine più belle dei volumi rari e di pregio conservati nell’Osservatorio, il tour virtuale è un ulteriore elemento che consente a tutti di visitare gli spazi espositivi del MuSA, e la tecnologia utilizzata permette di apprezzare anche i piccoli dettagli della preziosa collezione.
«Dopo l’invasione dei droni che nel 2014 ha dato una nuova prospettiva, quella aerea, per la visita dell’intero parco dell’Osservatorio, delle sue cupole e dei suoi edifici, la realizzazione del virtual tour del MuSA», commenta Massimo Della Valle, «renderà l’Osservatorio sulla collina di Miradois un luogo ancor più vicino ai tantissimi visitatori e amici dell’astronomia, antica e moderna, che partecipano con sempre grande entusiasmo alle nostre iniziative».