Riunioni più coinvolgenti e creative grazie alla realtà virtuale? È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università di Trento e pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”. I ricercatori, guidati dal professor Nicola De Pisapia, hanno confrontato l’impatto di tre modalità di interazione professionale: videoconferenza online, riunione in presenza e riunione in realtà virtuale tridimensionale. Obiettivo: valutare le loro differenze in termini di dinamiche di gruppo, prestazioni cognitive e benessere individuale.
Partecipanti e metodologia
Lo studio ha coinvolto circa 60 dipendenti dell’azienda Terna, suddivisi in quattro gruppi. Ogni gruppo ha partecipato a una riunione in ognuna delle tre modalità: sala meeting, piattaforma online e realtà virtuale. Durante le riunioni, i team dovevano lavorare insieme per risolvere un problema. Un osservatore nascosto monitorava le loro interazioni, mentre questionari finali valutavano la creatività, il coinvolgimento e lo stress percepito.
Risultati
- Riunioni in presenza: Favoriscono il coinvolgimento e la generazione di idee, ma generano anche più stress e competitività, soprattutto in presenza di superiori.
- Realtà virtuale: Offre un’esperienza simile a quella in presenza in termini di coinvolgimento e collaborazione. I partecipanti si sentono più liberi di esprimersi e creativi, ma lamentano affaticamento della vista a causa dei visori.
- Videoconferenza: Modalità di lavoro efficiente, ma con limiti comunicativi. I partecipanti si annoiano facilmente e l’interazione risulta meno spontanea.
Non esiste un metodo migliore in assoluto. La scelta dipende dall’obiettivo da raggiungere.
- La realtà virtuale è ottima per stimolare la creatività e il lavoro collaborativo.
- Le riunioni in presenza sono ideali per il brainstorming e la presa di decisioni complesse.
- La videoconferenza è utile per comunicazioni rapide e condivisione di informazioni.
I risultati dello studio possono essere utilizzati dalle aziende per scegliere lo strumento di comunicazione interna più adatto alle proprie esigenze. La realtà virtuale, in particolare, ha un grande potenziale per la formazione, il lavoro a distanza e la collaborazione tra team in diverse sedi.
Il futuro del lavoro
Con il miglioramento della tecnologia, la realtà virtuale è destinata a diventare sempre più presente nel mondo del lavoro. È importante, quindi, conoscerla bene e sfruttarne i benefici in modo consapevole. La realtà virtuale può essere applicata anche in altri ambiti, come la scuola e la formazione. Le sue potenzialità sono immense e ancora da esplorare. Lo studio dell’Università di Trento apre nuove interessanti prospettive per il futuro del lavoro e della comunicazione.
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