La procura di Perugia e il cosiddetto dossieraggio sono temi che ogni giorno diventano più scottanti e di grandissima attualità. Al netto delle polemiche politiche di parte resta il fatto che in se questa vicenda ha connotati davvero sconcertanti che lasciano molto perplessi se si legge tutto alla luce della legalità che dovrebbe essere garantita sempre e comunque negli ambiti giudiziari e nei rapporti con l’informazione.
L’inchiesta
Dallo scorso febbraio, la Procura di Perugia indaga su un presunto caso di dossieraggio che coinvolge centinaia di politici e personaggi noti italiani. L’indagine è partita da un’anomalia nel sistema informatico della Procura Nazionale Antimafia, che ha portato alla scoperta di accessi abusivi da parte di un finanziere in servizio presso l’ufficio.
Le accuse
Al centro dell’inchiesta c’è il sottoufficiale della Guardia di Finanza in servizio presso la Procura Nazionale Antimafia, accusato di aver effettuato oltre 800 accessi abusivi al sistema informatico per acquisire informazioni riservate su politici, imprenditori, giornalisti e altri personaggi pubblici.
I possibili scenari
Le ipotesi investigative al vaglio degli inquirenti sono diverse:
Dossieraggio politico: Le informazioni raccolte potrebbero essere state utilizzate per ricattare o delegittimare personaggi scomodi.
Spionaggio industriale: Le informazioni potrebbero essere state acquisite per favorire interessi economici privati.
Attività di intelligence: Non si esclude che dietro l’inchiesta ci possano essere interessi di natura eversiva o destabilizzante.
Gli sviluppi recenti
Raffaele Cantone, Procuratore di Perugia, ha riferito in audizione alla Commissione Parlamentare Antimafia. Ha definito i numeri dell’inchiesta “mostruosi e inquietanti”, sottolineando che il mercato delle informazioni riservate non si è mai fermato anche dopo lo spostamento di chi aveva materialmente fatto gli accessi.
La Procura di Perugia ha anche trasmesso alcuni atti alla Procura di Roma per competenza territoriale.
Le reazioni
L’inchiesta ha acceso un acceso dibattito politico e mediatico molto vivace. La destra ha accusato senza mezzi termini la sinistra di utilizzare le procure per colpire gli avversari politici, mentre la sinistra ha chiesto chiarezza e trasparenza dal momento che tutta l’attività sotto la lente dell’inchiesta è stata trasversale al mondo politico, imprenditoriale e non solo.
Cosa aspettarsi
L’inchiesta è ancora in corso e sono previsti ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. La Procura di Perugia dovrà accertare le responsabilità individuali e chiarire i contorni di un caso che ha sollevato inquietanti interrogativi sulla sicurezza dei sistemi informatici e sull’utilizzo improprio di informazioni riservate.
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