La primavera, con i suoi continui sbalzi termici e il passaggio dalla fredda stagione invernale a quella calda estiva, porta con sé fenomeni allergici che colpiscono tutti indistintamente, dai bambini agli adulti. Prati in fiore e passeggiate all’aria aperta infatti sono particolarmente insidiosi per chi è soggetto ai fastidiosi sintomi allergici.
Secondo il rapporto annuale dell’Istat, le persone colpite da malattie allergiche croniche in Italia nel 2016 sono state circa 6 milioni, il 10,7% della popolazione nazionale. Un trend in lieve crescita (nel 2012 era il 10,3%), con i casi di asma in forte aumento rispetto al passato. Un dato che sottolinea l’importanza di trovare alcuni accorgimenti per fronteggiare al meglio fenomeni che fanno della stagionalità la loro prerogativa principale, ma che possono presentarsi anche in altri periodi dell’anno e che mettono a dura prova soprattutto i più piccoli.
Se spesso si provano a ipotizzare metodi oltremodo complessi per contenere ed affrontare i fenomeni allergici, in realtà un valido alleato che può aiutare a combatterle è rappresentato da un elemento che fa parte della nostra quotidianità: l’acqua.
La salute respiratoria, soprattutto quella dei bambini, è influenzata infatti anche dalla quantità di acqua che si beve quotidianamente.
Una relazione, quella tra disidratazione e vie respiratorie ancora poco nota e sottovalutata che ha un grande impatto soprattutto sulle allergie. Quando l’organismo è disidratato infatti aumenta la produzione di istamina, sostanza che favorisce l’insorgenza di reazioni allergiche/asmatiche perché induce broncocostrizione, interferisce con il sistema immunitario, ed interviene anche nella regolazione dell’acqua nel nostro organismo. Ecco perché i problemi respiratori quali asma, allergie, infiammazioni tracheo-bronchiali e tosse possono essere indotti, facilitati ed aggravati dalla disidratazione2. Una corretta idratazione ha dunque un effetto positivo sui bambini che soffrono di asma,consentendo loro di avere meno episodi acuti (7% bimbi ben idratati VS 26% disidratati).
“Il rapporto tra idratazione e salute delle vie respiratorie è spesso sottovalutato, se non del tutto sconosciuto, ma è in realtà molto rilevante: la speranza – spiega il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino – è che aumenti sempre di più la consapevolezza da parte delle persone sull’importanza di una corretta idratazione per garantire a noi stessi, e soprattutto ai bambini, un buono stato di salute anche per aiutarci a combattere i fenomeni allergici. Proprio in età pediatrica ed adolescenziale infatti la disidratazione può favorire l’insorgere e il persistere di problemi respiratori quali episodi allergici, asmatici e infiammatori a carico delle vie aeree. Nei bambini, l’incidenza di queste malattie è estremamente elevata e rappresenta una delle principali cause che porta a consultare il proprio pediatria, oltre a influire pesantemente sulla spesa sanitaria”.
L’acqua è dunque uno dei più importanti principi nutritivi del nostro organismo: i bambini tuttavia bevono poco, sia perché poco sensibili allo stimolo della sete sia perché non sono stati educati a farlo. Nella maggior parte dei casi, sono gli stessi genitori a non essere consapevoli dell’importanza di una buona idratazione dei loro figli. È bene ricordare come la disidratazione sia uno stato patologico che si instaura quando il bilancio idrico, ovvero la differenza tra acqua assunta e l’acqua persa è negativo. Nel bambino la disidratazione determina inoltre in prima istanza una riduzione del rendimento psico-fisico fino ad arrivare a deficit di attenzione e di memoria a breve termine, che possono influenzare negativamente il rendimento scolastico.
Bere, tanto e bene, dunque aiuta a mantenere uno stile di vita sano, un buono stato di salute e a fronteggiare quel fastidioso nemico, l’allergia, che mette a dura prova l’arrivo della bella stagione.