La commissione congiunta Giustizia e Affari costituzionali della Camera dei Deputati ha approvato un nuovo emendamento al cosiddetto decreto Stadi che prevede l’introduzione, in via sperimentale, del Taser, la pistola elettrica in grado di stordire senza ferire, nella dotazione delle Forze dell’Ordine. A dare l’ok definitivo al provvedimento dovrà, in ogni caso, essere il Parlamento.
Il Taser potrebbe, quindi, essere una delle novità che andranno a rinnovare la dotazione delle forze di polizia del paese che possono già contare sullo spray al peperoncino e su, altra novità recente, l’installazione di piccole telecamere da utilizzare durante le manifestazioni pubbliche al fine di poter identificare al meglio eventuali facinorosi. L’utilizzo di queste telecamere, già sperimentate in alcune manifestazioni nelle principali città italiane, è stato autorizzato anche dal Garante della Privacy.
Non vi è dubbio, in ogni caso, che la novità principale per le forze dell’ordine riguarda l’adozione, nella dotazione d’ordinanza, del Taser, uno strumento che permette, senza dubbio, di neutralizzare, in modo non letale, una minaccia e che viene utilizzato da diverse forze di polizia di tutto il mondo.
A schierarsi contro la possibilità di introduzione del Taser nella dotazione delle forze di polizia è Amnesty International che, tramite il portavoce Riccardo Noury, riporta una preoccupante statistica. Dal 2001 ad oggi, negli Stati Uniti i morti a causa del Taser sono stati 864. Di questi, il 90% era disarmato. Nell’agosto dello scorso anno un wirter diciannovenne di Miami Beach, è morto a causa dello shock inflitto dal colpo di un Taser della polizia locale che cercò di neutralizzarlo. Nel 2007 l’Onu, nel tentativo di sconsigliare l’utilizzo di questa particolare arma in Portogallo, bollò i Taser come “strumento di tortura”.
In Europa, il Taser, o comunque armi elettriche che utilizzano lo stesso meccanismo, sono abbastanza diffuse. In Germania, ad esempio, l’utilizzo e il possesso del Taser è vietato per i cittadini ma l’arma è presente nella dotazione della Spezialeinsatzkommando, le forze speciali tedesche. Anche in Irlanda, nel Regno Unito ed in Grecia le forze speciali di polizia, generalmente addestrate in modo specificano, utilizzano il Taser.
Il funzionamento
Il Taser, a conti fatti, può essere considerata come un’arma piuttosto semplice che proietta due dardi, una volta azionata, contro il bersaglio che, se colpito, deve fare i conti con una brevissima scarica elettrica ad alto voltaggio ma caratterizzata da un’intensità di corrente, il cosiddetto amperaggio, molto basso. Per risultare efficace non c’è bisogno che i dardi tocchino il corpo dell’obiettivo. E’ infatti sufficiente che questi si aggancino ai suoi vestiti. L’efficacia dell’arma incrementa quando i due dardi colpiscono punti non troppo vicini tra loro. E’ per questo che, nella fase di sparo, i due dardi seguono traiettorie differenti. Il soggetto colpito cade atterra, completamente inerme, e rimane immobilizzato per diverso tempo.