La poesia è una forma d’arte che crea, con la scelta e l’accostamento di parole secondo particolari leggi metriche, un componimento che riesce a trasmettere concetti e stati d’animo in maniera evocativa.
Ci racconta la sua esperienza Alessandro Savy, napoletano, laureato alla Magistrale in Politiche sociali (Sociologia) presso la Federico II di Napoli e giovane scrittore. “La poesia Tra realtà e fantasia” è il titolo dell’ ultimo libro dell’autore i cui componimenti sono tutti impiantati sul sentimento dell’amore umano dando concretezza ad emozioni e fantasia attraverso la scrittura. Alcune poesie presenti nel libro fanno riferimento non solo al sentimento d’amore umano ma anche all’amore trascendente che rivela una religiosità molto presente nell’autore.
Il lettore avrà il piacere di immergersi nel mondo della poesia, dove egli stesso, potrà sperimentare attraverso la lettura le emozioni che il “Nobile” sentimento fa riaffiorare nella mente. Dopo le poesie, a completamento del libro, vengono presentati diversi aforismi, che esprimono in forma sintetica un pensiero morale o un pensiero pratico.
Ne abbiamo voluto parlare con l’autore.
Come nasce l’idea di dedicarsi alla poesia?
Da quando ero piccolo, poco più che un bambino, scrivevo delle poesie, così in libera ispirazione. Mi piace scrivere in versi, ma soprattutto trasmettere le emozioni che provo agli altri.
Cosa pensa dell’attuale momento della poesia ?
La poesia ha origini molto antiche. Essa nasce ancor prima della scrittura. La poesia oggi sfrutta anche i nuovi media, è sempre più condivisa in rete e presenta sempre significati evocativi. Con l’avvento di internet, dei blog e dei vari social network sembra essere aumentata la produzione di poesie scritte; a mio avviso non ancora abbastanza rispetto ad altri interessi che conducono i giovani ad inserire l’arte poetica in secondo piano, così come le altre forme d’arte.
La poesia costituisce un “valore” nell’arco dei valori del nostro tempo, come si connette con le altre espressioni d’arte oggi?
Io credo che la poesia possiede un valore sociale di non poco conto, ha una forza essenzialmente rievocativa poiché tiene saldi i valori e sani principi, non a caso viene definita anche come arte che non tramonta mai. L’espressione poetica dà armonia alle parole, evocando l’emergere delle immagini attraverso l’ascolto o la lettura stessa della poesia. La poesia è quindi l’unica forma di arte in grado di racchiuderne delle altre, donando ritmo alla composizione stessa e contenendo in essa anche la musica.
E’ possibile pensare un poeta nella nostra società?
Il poeta nella società attuale non ha una posizione ben inquadrata, in qualità di artista. Non essendo una professione o mestiere, non percepisce “retribuzione”, ma è valutato alla pari di uno scrittore di libri. Questo potrebbe essere un errore che spesso e volentieri si unisce alla bruttissima pratica di diverse case editrici che chiedono esose somme di denaro in cambio di pubblicazioni senza tener conto della validità dello scritto.
Come definisce la poesia e quali insegnamenti utili può indicarci nella società attuale?
La poesia, come ho scritto nell’introduzione di questo mio libro la definisco: “sorgente che disseta l’animo umano per dare concretezza ad emozioni e fantasia attraverso la grafia”. La poesia per me rappresenta un’altra dimensione, con essa si possono valicare i confini dei limiti umani. Gli insegnamenti che la poesia fornisce alla nostra società sono volti a richiamare ed a riscoprire i veri valori che la società attuale sembra aver smarrito, ovvero il fascino della moralità, del rispetto reciproco e della dignità umana. Non a caso le principali tematiche a cui le poesie fanno riferimento sono amicizia, amore e solidarietà. L’invito, che rivolgo soprattutto ai giovani, è quello di riscoprire l’arte poetica, dedicandosi maggiormente alla lettura.