L’originale proposta è arrivata dal Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia.
“Il.mo Sig. Governatore della Regione Lombardia, come sicuramente avrà avuto modo di apprendere dagli organi di informazione, l’emergenza rifiuti in Campania ha raggiunto momenti di gravità inaudita. Tutta l’Italia, dopo le pubbliche ammissioni di responsabilità proferite dal Presidente della Regione Campania, ha chiesto le dimissioni del Governatore Bassolino, essendo quanto mai evidente il fallimento della sua politica. Invece, il nostro Governatore non ha mosso un ciglio, anzi ha subito bloccato tutti, con la fatidica frase “io non molloâ€. Ebbene, Ill.mo sig. Governatore della Regione Lombardia, noi siamo convinti che il popolo Campano merita di meglio, e visto che il Governatore Bassolino non si schioda dalla sua poltrona, a dimettersi saranno i campani. Le chiediamo, quindi, di conferire a tutti coloro che, firmando la presente petizione, si dimetteranno da cittadini campani, la cittadinanza della Regione Lombardia ad honorem, in quanto vittime del rinascimento bassoliniano. Cordialmente. I Cittadini della Campaniaâ€. L’idea è stata elaborata da Antonio Sicignano, presidente del circolo della Libertà di Castellammare di Stabia e vicepresidente dell’esecutivo della regione Campania dei Circoli della Libertà , nel tentativo di promuovere un’iniziativa che desse il senso del disagio dei cittadini campani di fronte all’inattività delle istituzioni locali. Destituire i cittadini dal ruolo di cittadini stessi: a differenza del presidente della Regione, Antonio Bassolino, il quale non ha rassegnato le dimissioni neanche a fronte della gravità dell’emergenza rifiuti, gli abitanti della Campania – che si riconoscono nell’iniziativa di Sicignano – possono rinunciare al proprio ruolo di cittadini regionali e chiedere la cittadinanza ad honorem della regione Lombardia. Si tratta, evidentemente, di una provocazione che nasce negli ambienti politici di opposizione, da tempo impegnati nella battaglia per far cadere il governo regionale, provinciale e del comune di Napoli. D’altra parte, le responsabilità di Bassolino nell’emergenza sono piuttosto chiare, sia come Presidente di regione, che come ex Commissario straordinario di Governo: i disastri ambientali, le strade invase dai rifiuti e lo sperpero di denaro pubblico e le inchieste, che vedono l’ex sindaco di Napoli coinvolto, parlano da soli. In questo modo, i rappresentanti del centro – destra hanno pensato di “tutelare†se stessi e cittadini dalle politiche campane, indicando, tra le tante, la Lombardia come regione cui guardare: una regione attualmente governata da un uomo del centro destra, Formigoni, e che in passato è riuscita risolvere un’emergenza simile a quella della Campania. La petizione, ha detto lo stesso Sicignano, ha avuto un risultato “ottimo, prima attraverso adesioni via e – mail poi cartacea, con oltre 700 firme all’attivoâ€. Inoltre, l’iniziativa ha avuto una eco extra-territoriale, “che è andata anche oltre il comprensorio stabiese ed è stata accolta anche da altri Circoliâ€. Lo stesso Sicignano, poi, ricordando che Formigoni ha accolto “ottimamente†e “con un sorriso†l’iniziativa, delinea già la strada per il post-Bassolino: “c’è bisogno di una persona con le carte in regola, una nuova espressione di personaggio, capace di recuperare i danni fatti dall’attuale gestione. In qualità di realtà che può fare la differenza, abbiamo proposto la Brambilla come governatore, ma sembra possa essere coinvolta nel prossimo governo. Ci confronteremo, comunque, con le altre forze del centro – destra per decidere sul da farsiâ€. La politica regionale, dunque, sta provando a riorganizzarsi, nella consapevolezza che i rappresentanti delle istituzioni, afferenti ai gruppi del centro – sinistra, stanno lasciando alle proprie spalle molti problemi, alcuni dei quali neanche riconducibili a semplici scelte partitiche. Qualunque iniziativa volta a smuovere la situazione, d’altra parte, è sempre ben accetta da una popolazione ormai esausta da una realtà diventata insostenibile, e non soltanto per la spazzatura. Purché, però, non si tratti di inutili beghe politiche, di cui la Campania non ha più bisogno.