Dopo essere stato selezionato al Festival di Montreal ad agosto, La pelle dell’orso, opera prima del regista Marco Segato con Marco Paolini, Lucia Mascino, Paolo Pierobon e l’esordiente Leonardo Mason ha vinto il Grand Prix Fiction, il Prix Cicae, e il Prix Annecy Cinéma Haute-Savoie al festival Annecy Cinema Italien. Giunto alla sua 33ma edizione, il festival si occupa dal 1983 di diffondere sul territorio francese le migliori opere cinematografiche del nostro paese.
Prodotto da Jolefilm in collaborazione con Rai Cinema, La pelle dell’orso ha ottenuto il premio più importante del festival francese dedicato al cinema italiano, arrivando primo su una selezione di otto tra anteprime e film usciti nell’ultimo anno.
Il film è stato realizzato in associazione con De Rigo Vision SpA, Credito Valtellinese S.c., Tasci srl, Destro Flavio, Orsoni Davide ai sensi delle norme sul tax credit e con Guido Maria Brera, riconosciuto come film di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione generale cinema e con il sostegno della Regione del Veneto – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo e della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.
Trama
Tratto dall’omonimo libro di Matteo Righetto (Guanda Editore), La pelle dell’orso è il primo film a contare su Marco Paolini come protagonista della narrazione.
Ambientato negli anni Cinquanta, il racconto segue la storia di Domenico e di suo padre Pietro che, per sbarcare il lunario, accetta una pericolosa scommessa con il suo datore di lavoro: uccidere l’orso che minaccia il piccolo paese nelle Dolomiti dove abitano.
I due partono, e un chilometro dopo l’altro la distanza che li separa, a livello umano più che geografico, si fa sempre più sottile.