Al 30 gennaio 2015 risultano pari a 42,8 miliardi le risorse erogate dallo Stato agli enti debitori contro i 40,1 miliardi al 31 ottobre 2014. I pagamenti effettuati ai creditori ammontano a 36,5 miliardi, con un aumento del 12% rispetto alla rilevazione della fine dell’ottobre scorso (quando erano 32,5 miliardi). Nell’ultimo periodo si è anche ridotta la differenze tra le somme erogate agli enti debitori e quanto da queste è stato utilizzato per pagare i rispettivi debiti.
Questo indica che si va esaurendo lo stock di debito “patologico” accumulato dalle Amministrazioni, che hanno quindi rallentato la richiesta di fondi e stanno utilizzando le risorse già ricevute per versare il dovuto ai fornitori. Questa dinamica lascia intendere che il problema del debito scaduto e in ritardo di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni, che aveva fatto registrare un forte aumento nel triennio 2009-2011, sia sostanzialmente risolto e che la cifra stanziata sia adeguata ad esaurire il pagamento dei debiti accumulati al 31 dicembre 2013. Va peraltro ricordato che il finanziamento dello Stato agli enti debitori costituisce un ausilio alle risorse ordinarie disponibili per gli Enti, che funge da acceleratore alla riduzione dei tempi medi di pagamento delle fatture.
Com’è noto, le stime della Banca d’Italia indicano in circa 45 miliardi il debito scaduto, certo, liquido ed esigibile, delle Pubbliche Amministrazioni a fine 2012, e a circa 40 miliardi a fine 2013. Lo smaltimento dello stock di debito “patologico” mette le Amministrazioni nelle condizioni di velocizzare i tempi medi di pagamento delle forniture. Gli importi includono 6.500 milioni stanziati ed erogati per rimborsi fiscali non classificati secondo il tipo di ente debitore (pagati per circa 5.200 milioni).
Il monitoraggio del pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni è disponibile alla pagina debitipa.mef.gov.it