La nuova televisione sta per nascere dal prossimo mese di febbraio. Lo “Switch-off” diventerà realtà solamente, però, nel mese di Marzo.
Nuovi Televisione e… Nuovi canali TV
Dal 3 gennaio sino al 9 marzo saranno interessate alla riorganizzazione delle frequenze:
- Valle d’Aosta
- Piemonte
- Lombardia (con esclusione della provincia di Mantova)
- le province di Piacenza, Trento e Bolzano.
Si prosegue, dal 9 febbraio al 14 marzo con:
- Veneto
- provincia di Mantova
- Friuli-Venezia Giulia
- Emilia-Romagna.
Successivamente sarà la volta delle regioni del Sud e di quelle del Centro: dall’1 marzo al 15 maggio 2022:
- Sicilia
- Calabria
- Puglia
- Basilicata
- Abruzzo
- Molise
- Marche
Dal 1° maggio al 30 giugno 2022:
- Liguria
- Toscana
- Umbria
- Lazio
- Campania
«La riorganizzazione delle frequenze è già stata avviata in Sardegna il 15 novembre – si legge in una nota di qualche giorno fa del Mise – e si è realizzata lo scorso 4 gennaio con gli altri canali RAI (Rai 1, Rai 2, Rai 3 TGR Regionale e Rai News)».
Perché questo cambio?
La genesi” di questo cambiamento è un obbligo europeo verso gli operatori Tv che devono cedere la banda 700 MHz ai gestori di telefonia. Il cambio al DVB-T2 è praticamente d’obbligo visto che dovrà permettere alle Tv di continuare a trasmettere alla stessa quantità di canali. Insomma, un vero e proprio cambio generazionale di decoder visto che passeremo dal Dvb-T al Dvb-T2).
Verso la nuova Tv
«L’8 marzo 2022, invece – leggendo la nota scritta dal Mise – le emittenti televisive nazionali provvederanno a dismettere la codifica di trasmissione Mpeg-2 ed attivare in tutto il Paese la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT, che consentirà di vedere i programmi in alta qualità solo per chi ha un televisore che supporta questa tecnologia. Fino al 31 dicembre 2022 le emittenti televisive nazionali potranno continuare comunque a trasmettere simultaneamente con entrambe le codifiche, ma sui numeri del telecomando da 1 fino a 9 ci saranno i canali con la nuova codifica».
Bonus Televisione e i decoder agli anziani
Insomma, entro il prossimo anno lo standard sarà unicamente il Dvb-T2 ma come esistono aiuti per comprare i nuovi decoder? Già dallo scorso anno sono arrivati i primi aiuti dallo Stato sotto forma di bonus e per quest’anno la legge di bilancio 2022 a previsto altri 68 milioni di euro di aiuti.
«Nella manovra – scrive il Mise – è stata inserita anche una nuova agevolazione che prevede la consegna dei decoder a casa degli anziani over 70 con reddito inferiore a 20.000 euro, attraverso una apposita convenzione tra Ministero dello sviluppo economico e Poste Italiane S.p.a».