Con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm del 26 aprile, le condizioni della mobilità sono leggermente cambiate. Per esempio, per determinate esigenze ci si può spostare da una regione all’altra, si può far visita ai congiunti. Di conseguenza bisognerà presentare un nuovo modello di autocertificazione Covid 19. Una versione che tenga conto delle nuove possibilità concesse dall’allentamento delle misure. Da quando è iniziata l’emergenza sarebbe la quarta versione e non è detto che sarà l’ultima.
Il Decreto del 26 aprile
Nuovo decreto, nuova autocertificazione: il binomio ormai è consolidato. Se la fase 2 dell’emergenza Covid 19 ha allentato alcune delle misure restrittive imposte alla mobilità personale, diventa doveroso aggiornare il documento che consente di circolare senza il rischio di prendere una multa inserendo le nuove opzioni. Durante la fase 1 di questa emergenza epidemiologica, in realtà, di aggiornamenti i modelli di autocertificazione ne hanno avuti ben tre. Hanno seguito le modifiche delle disposizioni e si sono fatte ogni volta più precise. Anche in questa occasione non possiamo dire che sia l’ultima versione visto che ulteriori cambiamenti si terranno a partire dal 18 maggio. Facciamo un passo alla volta e cerchiamo di capire gli elementi nuovi inseriti nel documento.
Le novità dell’ultima autocertificazione Covid 19
Sul nuovo modello per gli spostamenti da esibire alle forze dell’ordine, dopo i dati personali, si leggono ancora oggi le dichiarazioni riguardo allo stato di salute, cioè di non essere risultato positivo al test Covid 19 e di non essere sottoposto al regime della quarantena. Subito dopo sono elencate le tre circostanze per le quali è consentito circolare: lavoro, necessità, motivi di salute. Circostanze che ora salgono a quattro se si considera la possibilità di far visita ai congiunti. Segnalare l’inizio del tragitto e la meta finale diventa ancora più importante visto che sarà possibile spostarsi da una regione all’altra. E’ bene ricordare che l’autocertificazione è un obbligo e che contravvenire alle misure imposte comporta il pagamento di una multa e, nei casi più gravi, una condanna penale.
Chi sono i congiunti
Il nuovo Dpcm sulla fase 2, in alcuni punti un po’ vago, ha aperto diversi dibattiti tra cui quello sui congiunti. Volendosi attenere a semplici definizioni questi sarebbero i parenti ma oggi le relazioni si sono così evolute che sarebbe opportuno fare dei distinguo. Così dal governo è stato precisato che sarà possibile andare a trovare i fidanzati e coloro i quali rappresentano un affetto stabile. I dubbi continuano e per sapere come comportarsi e dove scaricare l’autocertificazione bisognerà aspettare nuovi chiarimenti.