Per la seconda volta l’Agenzia Spaziale Italiana ha aderito alla Notte Europea dei Ricercatori ospitando presso la sua sede di Roma decine di iniziative. E per la seconda volta il successo è stato straordinario.
Fin dal primo pomeriggio centinaia di visitatori, soprattutto studenti e bambini, hanno cominciato a girare incuriositi tra stand e pannelli, partecipando alle tante attività di divulgazione messe in agenda.
Una vera e propria ‘invasione pacifica’ che ha raggiunto il punto più alto tra le 20 e le 22, in coincidenza con il culmine delle iniziative, cominciando a defilare solo dopo l’ultimo ‘lancio’ dopo le 23.
‘La ricerca è innovazione, sviluppo e tante cose. Ma è soprattutto cultura’ ha detto salutando tutti i presenti in avvio della kermesse il direttore generale dell’Agenzia, Anna Sirica.
Subito dopo, sul palco della Sala Auditorium dell’ASI sono saliti i primi due astronauti italiani, Maurizio Cheli e Umberto Guidoni che, intervistati dal moderatore Paolo D’Angelo, hanno ricordato alla platea in sala la loro esperienza di volo, avvenuta quasi 20 anni fa.
Nel frattempo, sul tetto della stessa Sala, cominciavano i lanci di razzi dimostrativi (il primo alle 17, l’ultimo alle 23) proprio mentre i locali limitrofi si andavano trasformavando in una ininterrotta sequenza di showroom e happening.
A partire dal piazzale di ingresso dove i visitatori hanno aspettato in lunghe code il proprio turno per ammirare il cielo grazie alla grande cupola gonfiabile del Planetario digitale itinerante.
Giunta alla decima edizione, la Notte dei Ricercatori è una grande manifestazione promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno decine di migliaia di soggetti – incluse le più prestigiose istituzioni di ricerca – in tutti i paesi europei (inclusa la Turchia e Israele).
L’obiettivo delle centinaia di iniziative organizzate in una sola notte in tutto il Vecchio Continente è sempre lo stesso: creare occasioni di incontro il mondo della ricerca e quello dei comuni cittadini – soprattutto i più giovani – per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.
E il ‘cartellone’ offerto dall’ASI si è attenuto perfettamente allo spirito della manifestazione. Come per lo scorso anno, le attività sono state organizzate in collaborazione con l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), la sezione italiana della British Interplanetary Society (BIS-Italia), il Centro di Ateneo di Studi e Attività Spaziali ‘Giuseppe Colombo’ (CISAS) dell’Università di Padova, l’Associazione ‘La Ragnatela’ e l’Università Popolare di MusicArTerapia.
Inoltre questa edizione è stata anche arricchita dalla partecipazione del Maestro Enrico Benaglia, artista che ha dedicato parte della sua produzione pittorica ai temi dello spazio.
Nello specifico, le conferenze hanno puntato su temi di particolare impatto per il grande pubblico, come l’esplorazione planetaria e la missione Rosetta, – oltre a Dawn e COSMO-SkyMed – mentre i laboratori per i più piccoli sono stati dedicati agli astronauti e alla Stazione Spaziale. L’iniziativa ‘C’è spazio per tutti‘ ha poi messo in campo anche alcune attività ludiche per i diversamente abili.