La Federazione Italiana Giuoco Calcio per il sesto anno consecutivo, scende in campo con Save the Children, per sostenere lacampagna Every One di Save the Children, volta a fermare la silenziosa morte di quasi 6 milioni di bambini – fra cui 1 milione di neonati – che ogni anno perdono la vita prima di aver compiuto 5 anni per malattie prevenibili e curabili, come la malaria, la polmonite, il morbillo, la dissenteria o le complicazioni neo-natali. Quasi uno ogni 5 secondi. Eppure, per fermare la mortalità infantile esistono semplici soluzioni a basso costo come una terapia antibiotica, un vaccino o una zanzariera.
In occasione della partita Italia – Norvegia che si svolgerà il 13 ottobre allo Stadio Olimpico di Roma, la Nazionale Italiana di Calcio lancerà sul campo una grande sfida per coinvolgere i suoi tifosi: se poco più della metà degli spettatori che saranno presenti allo stadio la sera del 13 ottobre, infatti, inviassero un sms da 2 € al 45505, si potrebbero raccogliere aiuti per 80.000 euro, sufficienti per fornire latte terapeutico a 16 mila bambini gravemente malnutriti per 5 giorni. Inoltre durante la partita il sostegno della Nazionale sarà ribadito con un crawl che invita alla donazione tutti gli spettatori che seguiranno la diretta della partita su Rai 1, mentre i siti www.figc.it e www.vivoazzurro.itospiteranno una pagina dedicata all’iniziativa.
Simbolo della campagna Every One, è il Palloncino Rosso che rappresenta la vita di un bambino, una vita che bisogna trattenere e non lasciar andare via. Il sostegno della Federazione Italiana Giuoco Calcio, vuole essere la testimonianza di come il mondo dello sport e i suoi valori costituiscano un efficace volano per sensibilizzare il grande pubblico sulla necessità di intervenire con soluzioni concrete e a basso costo – vaccini, zanzariere, antibiotici, alimenti terapeutici – ed arrestare definitivamente questo drammatico fenomeno.
Lanciata nel 2009, la campagna Every One di Save the Children, anche grazie al sostegno della Nazionale Italiana di Calcio, ha finora raggiunto, con i suoi interventi in 40 paesi del mondo, 39 milioni di bambini sotto i cinque anni, con programmi di nutrizione, e 95 milioni di mamme e bambini con interventi di salute materna, neonatale e infantile, formando quasi 500.000 operatori sanitari. Grazie ai programmi realizzati si è potuta salvare la vita di milioni di bambini e donne in età riproduttiva: tanto è stato fatto, ma c’è ancora molto da fare.