Chi non ne soffre non comprenderà mai la paura, il terrore che scatta in una persona affetta da fobia di fronte al suo peggiore incubo. Eppure le fobie sono comunissime e limitano non poco chi si ritrova suo malgrado a conviverci. E non riguardano solo serpenti, topi e animali, ma anche situazioni. Ma cosa sono le fobie? E quali sono le più bizzarre?
Una paura irrazionale che fa scappare
I tipi di fobie
- Tipo animali. Fobia dei ragni (aracnofobia), fobia degli uccelli o fobia dei piccioni (ornitofobia), fobia degli insetti, fobia dei cani (cinofobia), fobia dei gatti (ailurofobia), fobia dei topi, ecc..
- Tipo ambiente naturale. Fobia dei temporali (brontofobia), fobia delle altezze (acrofobia), fobia del buio (scotofobia), fobia dell’acqua (idrofobia), ecc..
- Tipo sangue-iniezioni-ferite. Fobia del sangue (emofobia), fobia degli aghi, fobia delle siringhe, ecc.. In generale, se la paura viene provocata dalla vista di sangue o di una ferita o dal ricevere un’iniezione o altre procedure mediche invasive.
- Tipo situazionale. Nei casi in cui la paura è provocata da una situazione specifica, come trasporti pubblici, tunnel, ponti, ascensori, volare (aviofobia), guidare, oppure luoghi chiusi (claustrofobia o agorafobia).
- Altro tipo. Nel caso in cui la paura è scatenata da altri stimoli come: il timore di situazioni che potrebbero portare a soffocare o contrarre una malattia (vedi anche disturbo ossessivo-compulsivo e ipocondria).
Il pericolo dei buchi
Le paure più comuni (e quelle più bizzarre)
Al primo posto si piazza la paura delle altezze, o acrofobia.
Al secondo posto c’è l’atavica paura dei serpenti, o ofidiofobia.
Al terzo posto, la paura di parlare in pubblico, o glossofobia, che paralizza molte persone.
Il quarto posto, se lo aggiudica la paura dei ragni, o aracnofobia, con la maggioranza di donne che ne soffrono – ma anche gli uomini non si tirano indietro.
Il quinto posto è occupato dalla paura dei piccoli spazi, o claustrofobia.
Al sesto si piazzano i topi (musofobia).
E al settimo gli aghi (belonefobia).
All’ottavo posto si trova la paura di volare, o pteromeranofobia quando la paura riguarda tutte le forme di volo.
Al nono posto troviamo una fobia ben nota: quella degli spazi aperti, o agorafobia. Le persone che soffrono di questa fobia spesso temono di non potersi rifugiare immediatamente in un luogo ritenuto sicuro, e che gli spazi aperti non possono offrire. Allo stesso posto c’è la paura della folla, o enoclofobia, che mette a serio disagio le persone che si trovino in mezzo a tanta gente.
Al decimo posto c’è la paura dei clown, o coulrofobia, che si riscontra spesso tra gli adolescenti e gli adulti.
‘Solo’ undicesima è la nictofobia: la paura del buio.
Al dodicesimo posto si piazza la paura del sangue, o emofobia.
Al tredicesimo posto si piazza la cinofobia, ovvero la paura dei cani.
Ma se queste sono le più comuni ecco le 10 fobie più strane:
- Anablefobia: È il timore di guardare in alto. Sì, di rivolgere gli occhi al cielo. Alle volte è collegata alla profonda consapevolezza della nostra piccolezza nell’universo e più in generale a un senso di paura per ciò che ci è sconosciuto.
- Chaetofobia: Si tratta della paura dei capelli. Certe volte basta il solo pensiero, altre occorre il contatto con capelli umani o peluria di vario genere, anche animale. Altre ancora si rivolge verso i propri capelli o capigliature eccessivamente voluminose.
- Hippopotomonstrosesquipedaliofobia: E’ il timore delle parole lunghe. In particolare di pronunciare termini particolarmente lunghi. È anche nota come sesquipedaliofobia.
- Alliumfobia: Ebbene sì, si tratta della paura dell’aglio. A quanto pare non spaventa solo Dracula.
- Peladofobia: E’ il timore della gente calva. Nota anche come falacrofobia, funziona nei due sensi: la paura è cioè quella di rimanere calvi o di stare vicino a persone senza capelli.
- Omfalofobia: Altra fobia abbastanza rara, è legata al fastidio e al timore di dover far toccare il proprio ombelico. Magari anche da sé. L’espressione? Un rifiuto totale di contatti in quella porzione di corpo.
- Papafobia: Esiste davvero sebbene sia sia tra le più rare in assoluto: è la paura del pontefice e di tutto ciò che ruota attorno alle simbologie cattolico-vaticane.
- Clinofobia: È il timore del sonno, di addormentarsi e staccarsi dalla realtà. Magari perché si associa il coricamento con la morte. Spesso, non a caso, questo timore sfocia nell’insonnia.
- Cromatofobia: Si tratta della paura dei colori. Spesso perché a una certa tinta si associa un momento o un trauma. Si possono dunque temere tutte le tinte o una soltanto, al punto da dare vita a sottocategorie come la cianofobia (paura dell’azzurro), crisofobia (paura dell’arancione) e così via.
- Arachibuytrofobia: Rarissimo in Italia, è il timore che il burro d’arachidi si appiccichi al palato. Ma in fondo, a pensarci bene, è la paura che molti replicano per cibi e sostanze viscose o appiccicose.