Sarà affidato all’estro e all’improvvisazione di Dario De Luca & Oscar Montalbano 4et feat. Sebastian Peszko, in programma al Teatro Nuovo di Napoli, l’ultimo appuntamento de Il Nuovo Suona Giovane 2018, rassegna musicale per le giovani generazioni, presentata dal Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, in collaborazione con Progetto Sonora.
Giunge al termine, per la stagione 2018 del Teatro Nuovo di Napoli, l’esplorazione sonora nei territori del jazz, nelle sue varie declinazioni, nel cantautorato nostrano e in svariate atmosfere della world music internazionale.
Sul palco, a chiudere la II edizione della rassegna, saranno quattro talentuosi strumentisti di jazz manouche. Dario De Luca e Oscar Montalbano alle chitarre, Gianfranco Coppola al contrabbasso, con la partecipazione straordinaria di Sebastian Peszko alla viola, daranno vita ad ambientazioni gypsy, ritmi tzigani, cadenze coinvolgenti e sonorità della Parigi anni ’30.
Rileggeranno, secondo i loro originali arrangiamenti e nella tipica formazione del 4et di jazz manouche, alcuni standard della tradizione sulla scia del grande chitarrista Django Reinhardt, ideatore e più noto esponente del genere, che è riuscito a fondere l’antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouche con il jazz americano.
Il frutto di quest’unione è una felice ed eclettica miscela che coniuga sonorità e creatività espressiva dello swing anni ’30 con il ï¬lone musicale del valse musette francese, insieme a virtuosismo e improvvisazione tzigani.
La piacevolezza dell’ascolto e la cadenza trascinante rendono assai fruibili questi pezzi, per un pubblico ampio, scortato in ‘scenografie’ musicali che oltrepassano barriere di luoghi e tempi.
Questo il bagaglio artistico che porteranno Dario De Luca e Gianfranco Coppola sul palco del Teatro Nuovo, frequentatori abituali di tali repertori e cofondatori dell’interessante formazione napoletana degli Araputo Zen.
In tal senso non fa difetto nemmeno il chitarrista Oscar Montalbano, protagonista di spicco della scena manouche nostrana, la cui competenza filologica per il genere si manifesta in modo evidente con toni freschi e avvincenti che non disdegnano incursioni nello swing degli albori.
Valore aggiunto di sapore internazionale, infine, dà al 4et la presenza del violista, violinista e compositore polacco Sebastian Peszko, le cui creazioni combinano musica classica, improvvisazioni jazz, gypsy swing e world music.