La morte, a 94 anni, di Michel Piccoli ha segnato profondamente l’intero mondo del cinema. Nella sua vita Piccoli ha lavorato con i più grandi registi internazionali, da Luis Bunuel fino a Claude Sautet, Marco Ferreri e Nanni Moretti.
La morte di Michel Piccolo, mostro sacro del cinema europeo
Nato a Parigi il 27 dicembre del 1925 in una famiglia di musicisti, padre violinista e madre pianista, Jacques Daniele Michel Piccoli decide presto che la sua via sarà la recitazione. La sua prima prova sul grande schermo arriva a vent’anni con il film Sortilèges (Silenziosa minaccia, 1945) di Christian-Jaque. Adorato in patria, ha lavorato con i più grandi registi europei ed è stato tra gli interpreti favoriti di Luis Buñuel, con cui ha iniziato a collaborare dal ’56, Marco Ferreri che l’ha scelto per il suo Dillinger è morto e La grande abbuffata. Nel 2011 è stato protagonista di Habemus Papam di Nanni Moretti, ruolo che gli è valso il David di Donatello.
Il ricordo del mondo del cinema
La notizia della morte dell’attore francese arriva, in realtà, sette giorni dopo l’effettivo giorno della sua scomparsa. Tutto noi veniamo a conoscenza della notizia tramite una nota della sua famiglia trasmessa e pubblicata dall’agenzia di stampa France Press da Gilles Jacob, amico dell’attore nonché ex presidente del Festival di Cannes.
"Michel Piccoli si è spento il 12 maggio tra le braccia della moglie Ludivine e dei suoi giovani figli Inord e Missia, in seguito a un incidente cerebrale".
In molti nel mondo del cinema hanno voluto lasciare un ricordo (attraverso i propri profili social) dell’attore francese. “Aveva talento, umorismo e amava il mio sedere” scrive su Twitter Brigitte Bardot in un messaggio inviato dalla sua villa di Saint-Tropez.
“Se ne va un gigante del cinema e del teatro. È stato un grandissimo privilegio lavorare con una persona e un attore come Michel Piccoli. Sono quelle fortune che capitano una volta nella vita“. Queste le parole del regista italiano Nanni Moretti che nel 2011 lo scele per il film Habemus Papam che valse a Piccoli un David di Donatello.