Ricercatori dell’Istituto per lo studio delle macromolecole del Cnr (Ismac-Cnr) di Biella, partecipano a studi che possono contribuire alla approvazione definitiva della legge che mette al bando le microplastiche nei cosmetici.
Il ddl ha già avuto l’ok di Montecitorio all’unanimità a ottobre 2016 e prevede il divieto, a partire dal 1° gennaio 2020, della produzione e della messa in commercio di cosmetici contenenti microplastiche, che costituiscono un grave problema ambientale.
Lo studio rientra nell’ambito del progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini ‘Clean Sea Life’, progetto co-finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e ha come capofila il Parco Nazionale dell’Asinara.
L’inchiesta si è concentrata sul polietilene (PE) che, secondo l’Associazione europea dei produttori cosmetici ‘Cosmetics Europe’, rappresenta il 94% delle microplastiche contenute nei prodotti cosmetici. La ricerca è stata condotta finora su un campione casuale di 30 punti vendita (profumerie, farmacie, parafarmacie e supermercati) in otto regioni italiane, e ha riguardato 81 prodotti di 37 aziende cosmetiche che contengono polietilene. La maggior parte (circa l’80%) è costituita da prodotti da risciacquo: esfolianti per corpo e viso, saponi struccanti e un prodotto antiforfora. Il polietilene è presente anche in creme per donna e per uomo: in metà di questi prodotti, il polietilene è inserito nelle prime quattro posizioni degli ingredienti, dopo l’acqua.
Alcuni fra i prodotti con la maggior concentrazione di polietilene sono in vendita anche negli scaffali dei prodotti naturali ed esaltano una particolare attenzione per l’ambiente.
L’analisi quantitativa eseguita dall’Ismac-Cnr di Biella, per esempio, su un prodotto che elencava il polietilene come principale ingrediente dopo l’acqua, ha stimato una media di 3.000 particelle di plastica di dimensioni fra i 40 e i 400 micron per ogni millilitro di prodotto: in un flacone da 250ml sarebbero quindi presenti 750.000 frammenti di polietilene, per un peso totale di 12 gr.
Nel corso dell’indagine in questo, come in altri due prodotti, il polietilene è stato sostituito da prodotti naturali quali la perlite.
Il contributo fattivo dei ricercatori dell’Ismac-Cnr all’indagine sulle microplastiche contenute nei cosmetici in vendita in Italia realizzata dall’associazione MedSharks sta avendo notevole rilievo nazionale.