Se l’editoria è in crisi, forse il web può aiutare a risollevarla. Soprattutto quando un libro diventa espressione di una community numerosa come quella di “Chitarrafacile”: oltre 100.000 persone che ogni giorni di scrivono, si confrontano e costruiscono solidi rapporti di amicizia condividendo la passione da “non professionisti” per la chitarra.
Il libro in questione è “La Mente del Chitarrista”, di David Carelse, con prefazione di Andrea Braido, uno dei chitarristi più talentuosi del panorama musicale italiano, tornato ad esibirsi proprio pochi giorni fa sul palco di Vasco Rossi. Un libro auto-pubblicato, senza promozioni pubblicitarie, che in un mese ha venduto centinaia di copie e che resta saldo nella “Top20” per la categoria musica di Amazon.
David Carelse è uno dei “fenomeni del web”: già consulente di web marketing, ha poi unito le sue due più grandi passioni, chitarra ed internet, in un unico lavoro, proponendo online corsi innovativi, molto pratici, che permettono anche a chi pensa di essere negato, di poter cominciare a suonare la prima canzone molto semplice anche dopo solo la prima ora.
Ma il libro non parla solo di come imparare a suonare la chitarra, ma anche di come la pensano David e le migliaia di persone che lo seguono, per questo “La mente del chitarrista” è anche un percorso di condivisione, di passione e di impegno, impegno duro.
“Forse è per questo che il libro è piaciuto tanto, non solo per le vendite, ma per la decine di condivisioni sui social e di recensioni piene di entusiasmo. In verità “La mente del chitarrista” non è un manuale per imparare a suonare la chitarra, ma per imparare a farcela, ad impegnarsi, a sfidare se stessi. La chitarra è certo ciò che ci accumuna, ma la protagonista del libro è la passione. – ha dichiarato David Carelse – Superare gli ostacoli della mente, il pessimismo di chi ti dice che non riuscirai mai, ecco il primo passo per imparare davvero a suonare. Ma anche per imparare davvero a vivere, a combattere per quello in cui si crede”.
“Suonare la chitarra rende le persone migliori e migliora la loro vita. Sembra una esagerazione, ma è davvero così: innanzitutto perché riuscire in una impresa che magari si desidera fin da ragazzi, è una pratica straordinaria per la propria autostima, e fa stare meglio di molte sedute dallo psicologo, costando anche molto meno! Poi perché la chitarra è uno strumento “sociale”, facile da trasportare, perfetto per una serata in spiaggia o a casa di amici. Contribuisce insomma anche a vincere una certa timidezza, a creare rapporti sociali ed amicizie.”
Un libro insomma per tutti, anche perché secondo David “Il talento innato non esiste” (e se esiste fa la differenza solo ad altissimi livelli, non per chi vuole strimpellare o semplicemente divertirsi a suonare le proprie canzoni preferite).