L’Italia si appresta a riconoscere la maternità surrogata come reato universale? Il primo passo in questa direzione è stato fatto dalla Commissione Giustizia della Camera che ha votato gli emendamenti alla relativa proposta di legge. Tale proposta, quindi, è pronta per il voto in Parlamento. La prima discussione alla Camera dei Deputati è prevista per il 19 giugno.
Maternità surrogata: l’Italia si avvia verso il riconoscimento come reato universale
Perché si parla di maternità surrogata come di reato universale? Perché un reato universale è punibile in qualunque luogo sia commesso. Il cuore di questa proposta di legge è, appunto, la punibilità dei cittadini italiani che ricorrono alla pratica della maternità surrogata all’estero. Tale pratica, infatti, in Italia è vietata. Gli emendamenti al centro della discussione in sede di Commissione Giustizia hanno avuto come focus proprio questo aspetto. L’approdo della proposta di legge alla Camera dei Deputati, che rappresenta il primo step dell’iter di approvazione di una legge, è previsto per il 19 giugno.
Cos’è una madre surrogata
La maternità surrogata, nota anche come gestazione per altri o GPA (Gestazione per Altri), è una pratica in cui una donna accetta di portare avanti una gravidanza e dare alla luce un bambino per conto di un’altra persona o coppia, che diventeranno i genitori legali del bambino dopo la nascita.
La pratica prevede diverse modalità a seconda degli ovociti e spermatozoi utilizzati e della tecnica di fecondazione a cui si ricorre.
- La maternità surrogata tradizionale prevede che l’ovulo sia donato dalla donna che porta avanti la gravidanza. In questo caso, la fecondazione può avvenire con l’inseminazione intrauterina o con la fecondazione in vitro. Nel primo caso si inietta lo sperma nella cavità uterina, nel secondo si segue il metodo detto FIVET. Con questo tipo di maternità, madre surrogata e madre biologica coincidono. La maternità e paternità legale saranno in capo ai genitori che cresceranno il bambino.
- La maternità gestazionale, invece, prevede che la donna che porta avanti la gravidanza, metta a disposizione solo l’utero. Ovuli e spermatozoi saranno di persone esterne. Per dare inizio a questo tipo di gravidanza si procede con la FIVET. In genere questo percorso prevede l’utilizzo di ovulo e spermatozoi della coppia che poi avrà il bambino. I genitori del bambino saranno genitori biologici oltre che legali.
In quali Paesi è consentita la maternità surrogata?
La pratica della maternità surrogata, come dicevamo, è vietata nel nostro Paese. In altri Paesi europei, come Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca e Portogallo, è consentita in forma altruistica. In Stati Americani, come Arkansas, California, Florida, Illinois, Texas, Massachusetts, Vermont, è consentita sia in forma altruistica che a pagamento. Le coppie (e non solo) italiane che decidono di ricorrere alla maternità surrogata per avere un figlio, quindi, vanno all’estero. Se la legge italiana riconoscerà la maternità surrogata come reato universale, non potranno più farlo o saranno perseguite.
In copertina foto di Boris Gonzalez da Pixabay