In Italia, dal 16 ottobre 2024, la maternità surrogata è da considerare come un reato universale ed è punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro anche per i genitori che l’avessero praticata in altro Paese.
Cosa prevede la legge e cosa cambia
La norma modifica l’articolo 12 della legge 40 del 19 febbraio 2004 che, al comma 6, prevede: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mi a un milione di euro”. Il provvedimento ha come prima firmataria la deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi e aveva ricevuto il via libera dalla Camera il 26 luglio 2023. In Italia, la maternità surrogata è vietata già dal 2004.
Ma ora, con questo ddl diventato legge, i genitori che torneranno in Italia, dopo aver fatto ricorso alla pratica della “gestazione per altri”, potranno essere incriminati e finire in carcere dai tre mesi ai due anni. Per non parlare della sanzione pecuniaria che potrà arrivare appunto fino ad un milione di euro. “Con questo provvedimento – ha sottolineato il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo – vogliamo infatti evitare che il divieto previsto in Italia venga aggirato, andando all’estero per commissionare un bambino che poi viene riconosciuto nel nostro Paese”. (Sky Tg24)
Maternità surrogata e Utero in affitto
La maternità surrogata – anche nota come surrogazione di maternità, surrogazione gestazionale, gestazione d’appoggio o gestazione per altri – è una tecnica di procreazione assistita nella quale la madre surrogata s’impegna a portare a termine una gravidanza “su commissione” di altri.
Il termine utero in affitto viene usato come sinonimo di gestazione per altri o maternità surrogata con una connotazione ulteriore che esprime nel termine “in affitto” il pensiero che il corpo della donna venga usato per trarre profitti o sfruttato economicamente. Un concetto che allude a un compenso economico e/o rimborso spese.(Sky Tg24)
Roccella: “i medici devono denunciare i casi sospetti”.
Scoppia la polemica tra la ministra delle Pari opportunità e della famiglia, Eugenia Roccella – che invoca il dovere del medico a presentare denuncia in Procura – ed il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, il quale al contrario ribatte: “Il nostro dovere è curare e siamo esentati dal denunciare la persona assistita”. (ANSA)
Tra la maternità surrogata e la compravendita di un bambino, che è reato in tutto il mondo, “non c’è differenza”, ha osservato Roccella all’indomani del via libera alla legge. (ANSA)
Che il medico sia esonerato dall’obbligo di denuncia nei confronti del proprio paziente lo si desume anche dal capoverso dell’articolo 365 del Codice penale che esime il medico da tale obbligo quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. “Il dovere di curare deriva al medico dalla Legge, in primis la Costituzione, e dal Codice deontologico; è confermato dalla Giurisprudenza e prevale su ogni altro obbligo, facoltà o diritto”. (ANSA)
In Italia la maternità surrogata è già un reato da venti anni, ma la nuova legge estende ora la punibilità anche per chi l’ha praticata all’estero: questa la novità. Le opposizioni hanno denunciato che la nuova normativa va contro la Costituzione, crea “bambini di serie A e di serie B” ed ha uno stampo “medioevale”. Sulla stessa linea le Famiglie Arcobaleno e le associazioni Lgbt. L’Associazione Luca Coscioni, da parte sua, ha assicurato battaglia nei tribunali: sono già 30 le coppie che si apprestano a presentare ricorso. (ANSA)
Foto da Depositphotos