Etico, biologico, lievitato naturalmente. Lo spettacolo La masa madre nasce dall’intuizione dell’attore Dario Tamiazzo che, durante la sua permanenza a Buenos Aires, ha studiato e approfondito il mondo dei fornai porteños e l’uso della pasta madre (’o criscito, lo chiamano i napoletani), lievito naturale che si tramanda di generazione in generazione nelle famiglie dei fornai. Lo spettacolo ha poi raggiunto la sua forma definitiva a Napoli con Ettore Nigroche ha firmato la regia. Uno spettacolo fortunato che ha girato il mondo e continua a farlo: da Napoli a Padova fino all’Expo di Milano, da Parigi a Witten, da Zurigo a Caracas fino al Festival Internazionale di Bogotà.
Negli spazi dell’Hotel Palazzo Caracciolo, in via Carbonara 112, va in scena La masa madre con Ettore Nigro che narra la storia di Sante, un ragazzo che vuole diventare fornaio perché ha un sogno: fare il pane per tutti. E così lotta per mantenere viva la pasta madre che ha ereditato dal nonno fornaio. Parte alla volta di Buenos Aires dove inizia a lavorare in un panificio, lotta insieme ai compagni per salvaguardare la naturalezza del pane e distribuirlo a tutti, segnando in tal modo la storia politica e gastronomica dell’Argentina. La masa madre è un inno alla resistenza alimentare, contro l’industrializzazione selvaggia dei processi alimentari che porta alla perdita delle tradizioni gastronomiche, contro la manipolazione dei cibi e dell’essere umano.
VOCIMUTE_monologhi in rassegna, con la direzione artistica di Rosario D’Angelo, si pone l’obiettivo di dare voce alle storie di uomini e donne che normalmente, e quotidianamente, restano inascoltate. Storie di esseri umani che hanno cercato di dare un senso alla propria vita e a quella degli altri nel miglior modo possibile. Tutte quelle storie che non ascoltiamo e che i media non ci raccontano.