Racconta cosa accade quando gli uomini sono in balìa dell’amore e quali astuzie può una donna mettere in atto per far innamorare un uomo. È La locandiera o Come si innamorano gli uomini, la commedia goldoniana del 1753 che Unaltroteatro (impresa di produzione teatrale ministeriale) porta in scena il 27 e 28 dicembre al centro storico di Natale al Tin-Teatro Instabile di Napoli, lo spazio teatrale fondato da Michele Del Grosso in vico Fico al Purgatorio 38. In scena alle 20.30, le storie della locanda di Mirandolina saranno precedute da un aperitivo che si terrà Mazz, il locale al centro in via dei Tribunali 359 che farà da foyer e dove ci sarà la chitarra di Mario Autore, che firma anche la regia de La locandiera.
Lo spettacolo
“L’interesse per una riproposizione della Locandiera sta tutto nella profonda verità che questo testo del 1753 riesce ancora oggi a restituire con incredibile lucidità sulle relazioni umane e sul funzionamento dell’amore” racconta il regista che ha scelto di destoricizzare il testo per renderlo attuale, facendolo ruotare attorno alla dinamica amorosa. “Il nostro adattamento trova il suo sunto esplicativo nel sottotitolo: come si innamorano gli uomini, cosa accade cioè quando gli uomini sono in balìa dell’amore e quali astuzie può una donna mettere in atto per far innamorare un uomo”. Mirandolina, la locandiera scaltra e astuta, tieni in piedi un sottile gioco dell’inganno al punto da non offrire mai al suo corteggiatore di turno indizi e punti di riferimento che gli permettano di orientarsi, rivelando così l’incapacità dell’uomo di intuire la verità dell’atteggiamento seduttivo.
“È inoltre uno spettacolo incentrato sull’imprevedibilità e sull’improvvisazione” continua Mario Autore “Il pubblico de La locandiera infatti entra – in funzione testimoniale – a far parte dell’azione scenica e anche dello stesso allestimento, in un dialogo aperto con i personaggi rendendo lo spettacolo ogni volta unico e mai uguale a se stesso”. (Foto Claudia Scuro)