A due anni dall’assassinio del sindaco pescatore, con le indagini che – come al solito – fanno un passo avanti e due indietro, si cerca di fare un bilancio e capire come mettere in pratica il suo messaggio politico ed umano e far sì che il suo sacrificio non sia stato vano ma il suo esempio rimanga come ‘buona prassi’ nell’amministrare e nel valorizzare il territorio. Questo l’unnico modo per ricordarlo degnamente
Per chiunque lo abbia conosciuto, anche solo minimamente, Angelo Vassallo era sempre prima un uomo e poi un sindaco. Le su qualità umane sovravanzavano anche quelle di ottimo amministratore. Ora che non c’è più perchè una mano assassina, e menti non ancora individuate, hanno voluto così ben due anni fa non resta che tentare di portare avanti il suo amministrare e così “Il nostro compito è quello di far emergere quella ‘buona politica’ praticata da Angelo Vassallo e che vogliamo continuare, dopo averla già condivisa, anche per rispetto della sua memoria”. Usa queste parole, Stefano Pisani, sindaco di Pollica, nel secondo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il ‘sindaco pescatore’, di cui è stato vice prima di ereditarne il testimone alla guida del Comune cilentano. “In questo momento difficile per il nostro paese far emergere questo messaggio di legalità sarebbe molto importante”, sottolinea al sito Anci Pisani, che ad Acciaroli partecipa al convegno in cui 30 sindaci di ogni parte d’Italia ricorderanno il valore dell’esperienza di Vassallo. “In questi due anni si sono susseguite diverse iniziative per rinnovare la sua memoria, e stasera saranno qui coloro che hanno deciso di onorarlo in modo tangibile”, spiega. Ci saranno sindaci sia del Nord che del Sud, “nel pieno rispetto – sottolinea Pisani – di quelle che erano le scelte di Angelo, di non fare differenze né di carattere politico né geografico, ma di unire tutti intorno ad un progetto di ‘buona politica’”. “Chi sceglie di fare il pubblico amministratore e di fare politica nel nostro paese deve necessariamente scegliere la via del rispetto delle regole e della qualità della pubblica amministrazione”, fa notare il sindaco cilentano. “Credo che sia ovvio, anche se è sempre necessario ribadire questi concetti con un messaggio forte rivolto a tutti”. Infine, da Pisani un cenno sulle indagini che non sono pervenute ad alcuna certezza. ”Attendiamo ancora risposte certe e spererei che arrestassero i killer gia’ domani mattina. Lo speravo gia’ 700 giorni fa, a maggior ragione adesso”, si lascia sfuggire il primo cittadino di Pollica.