Per i cittadini il binomio green economy-sviluppo è ben chiaro: 9 su 10 concordano sul fatto che la green economy possa migliorare lo sviluppo locale e nella graduatoria degli elementi trainanti per lo sviluppo locale la green economy sta nel gruppo di testa, poco dietro alla filiera agroalimentare, l’imprenditoria giovanile e il turismo.
Una larga maggioranza di cittadini poi (il 58%) è abbastanza o molto informata sulla green economy e oltre il 70% dà importanza alle politiche pubbliche per l’attuazione delle misure di green economy. Le misure per il clima e l’energia incontrano un consenso molto ampio (superiore al 90%). Nove intervistati su 10 sono favorevoli a misure per la rigenerazione urbana e l’economia circolare e 8 su 10 sono favorevoli ad attuare misure per eliminare gli sprechi idrici, migliorare le reti ed eliminare le perdite, così come alto è il consenso sulla proposta di multare chi non fa la raccolta differenziata (87%).
Sempre alto (90%) è il consenso verso le misure per tutelare il capitale naturale e le infrastrutture verdi, e 7 intervistati su 10 vorrebbero veder aumentare la diffusione dei prodotti biologici anche se costassero il 10% in più. Le misure per una mobilità più sostenibile godono di ampia popolarità (sempre intorno al 90%) e, mentre misure come l’aumento delle piste ciclabili e dell’uso delle biciclette, l’utilizzo di mezzi pubblici elettrici, ibridi, a gas o a biocarburanti registrano un livello di accordo superiore al 90%, le preferenze calano un po’ quando le misure diventano più impegnative, come il divieto di vendere auto a gasolio e a benzina entro 10 anni (77%).