“Alla luce delle posizioni che stanno emergendo dal confronto tra Stato e Regioni, la Giunta De Luca dica con chiarezza come concretamente intende opporsi all’art.35 dello Sblocca Italia che prevede la costruzione di 8 nuovi inceneritori in Italia di cui uno in Campania”. A parlare è Vincenzo Viglione, consigliere del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente.
“Abbiamo registrato il parere negativo espresso dall’assessore Bonavitacola, durante la Conferenza Stato-Regioni – dice – ma non è affatto chiaro cosa intendano fare, lui e De Luca, per far rispettare il loro ‘No’ all’inceneritore, dal momento che c’è una legge dello Stato che, invece, ne prevede la realizzazione”.
“A questo punto – sottolinea – potrebbe aprirsi un contenzioso tra Regione e Governo, una battaglia sull’attribuzione di poteri tra Regione e Governo che rischia di nuovo di mortificare un territorio come quello campano che dopo oltre venti anni di emergenza rifiuti sta tentando faticosamente di uscire ad un vortice di inefficienze sia tecniche che politico-amministrative in questo senso e invece rischia pericolosamente dio tornare al punto di partenza”.
“A meno che De Luca – evidenzia – non voglia poi cambiare idea, ancora una volta, e accettare di realizzare l’impianto e salvarsi additando il Governo come unico responsabile della realizzazione”.
“Il Movimento Cinque Stelle dice no all’inceneritore e non sono da ritenere utili nemmeno gli accordi interregionali che rappresentano più che altro un modo per spostare il problema del trattamento dei rifiuti invece che risolverlo – conclude Viglione – la stessa Europa da anni ci dice che il trattamento termico dei rifiuti deve essere abbandonato a favore di politiche finalizzate alla riduzione a monte del rifiuto. La Giunta deve farci capire quali sono le strategie che mette in campo per rispettare questo principio. I cittadini campani hanno già sofferto troppo”.