Perchè una giornata mondiale sull’autismo? Perchè è importante accendere i riflettori su questa grave patologia che per la sua natura incide in maniera totale sia sulla vita dei pazienti che delle famiglie
Le stime sono discordanti, ma le persone con autismo variano tra il 2 e il 6 per mille della popolazione, vale a dire che in Italia sarebbero tra 120.000 e 360.000 i concittadini affetti da questo grave disturbo che interessa la funzione cerebrale. A oggi le cause della malattia sono sconosciute. Si sa che l’autismo non ha prevalenze geografiche o etniche, in quanto è stato descritto in tutte le popolazioni del mondo, di ogni razza o ambiente sociale. Presenta, viceversa, una prevalenza di sesso, in quanto sembra colpire i maschi in misura da 3 a 4 volte superiore rispetto alle femmine e si manifesta quasi sempre entro i primi tre anni dalla nascita. Attualmente si ha anche la consapevolezza che l’autismo dura per tutta la vita: il bambino con diagnosi certa cresce con il suo disturbo.
Anche se non esiste ancora una cura definitiva per la guarigione, è dimostrato che la diagnosi precoce, percorsi educativi e terapeutici validati dalla comunità scientifica, progettualità e servizi per la vita adulta possono favorire un miglioramento sostanziale del comportamento, dell’autonomia e soprattutto una vita più piena e soddisfacente delle persone con autismo.
Questo significa, però,che se l’autismo non viene diagnosticato e trattato precocemente, l’andamento cronico della malattia può determinare condizioni di disabilità nell’età adulta con gravi limitazioni nell’autonomia e nella vita sociale. Secondo le stime un’altissima percentuale (dal 60% al 90%) di bambini autistici possono diventare adulti non autosufficienti, continuando ad aver bisogno di cure per tutta la vita. Un numero molto minore (15-20%) è in grado di vivere e lavorare all’interno della comunità , con vari gradi di indipendenza. Alcuni, poche persone, possono arrivare a condurre una vita normale o quasi normale.
Negli ultimi anni l’attenzione delle Istituzioni nei confronti di questi disturbi sembra essere cresciuta. In Italia, nel 2008, il Tavolo Nazionale di Lavoro sull’Autismo promosso dal Ministero della Salute ha redatto – con partecipazione delle associazioni dei familiari e delle persone con autismo – un documento che definisce linee guida per l’organizzazione dei servizi e i protocolli più idonei alla diagnosi e al trattamento dell’autismo.
“Il nostro obiettivo – ha affermato Franco Nardocci, neuropsichiatria infantile, presidente Sinpia. – è richiamare, insieme ai pediatri di famiglia, l’attenzione della comunità scientifica e sociale su esperienze molto significative” come quelle messe in atto in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Sardegna, dove è stato creato un concreto sistema di integrazione delle competenze tra medicina specialistica e pediatria di famiglia che attua un vero e proprio percorso diagnostico, terapeutico, riabilitativo per l’autismo. “Ma mentre nelle regioni del Centro Italia, questo sistema è sostenuto con interventi fattivi dalle autorità regionali, in Lombardia tutto ciò non è ancora compiuto”,auspicando che “esperienze che si caratterizzano per il loro valore scientifico a livello nazionale possano ritrovare ulteriore assestamento e consolidamento attraverso l’impegno della programmazione sanitaria”. Ovvio sottolineare che la restante parte del Paese latita beatamente.
Perchè una giornata mondiale sull’autismo Perchè è importante accendere i riflettori su questa grave patologia che per la sua natura incide in maniera totale sia sulla vita dei pazienti che delle famiglie che avrebbero bisogno di essere sostenute e accompagnate maggiormente dai servizi sanitari con aggiornamenti costanti sulle metodologie riabilitative sempre in costante evoluzione e miglioramento, oltre che incrementando sempre più la ricerca sulle cause e le possibili cure della malattia.
Tante e diverse le manifestazioni e i convegni in tutta Italia tra cui ci piace citare: ilconvegno “Lo screening precoce dell’autismo”, organizzato a Milano dalla Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (SINPIA) e dal Sindacato medici pediatri di famiglia (SiMPeF); e la “Fiaccolata” per i diritti delle persone autistiche, e non solo, nelle principali piazze italiane organizzata dall’ANPA (associazione nazionale persone autistiche).