Ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
Nonostante i molti passi avanti compiuti nel mondo per eliminare la discriminazione razziale, continuiamo a dover affrontare ostacoli e problemi molto gravi.
A settembre dello scorso anno i leader mondiali e europei hanno concordato l’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, impegnandosi a non lasciare indietro nessuno nel comune impegno a eradicare la povertà e conseguire uno sviluppo sostenibile in tutto il mondo. Per contro, ultimamente ci troviamo anche di fronte a crescenti sfide connesse alla crisi economica mondiale, alla migrazione, al terrorismo, alla povertà e all’aumento delle disuguaglianze.
Tali sfide toccano in particolare coloro che sono già oggetto di discriminazioni fondate sul colore, la razza, la discendenza, la casta e l’origine etnica o nazionale. L’Unione europea continuerà a operare per eliminare tutte le forme di discriminazione, entro i suoi confini e nel mondo, in modo che tutti possano godere dei diritti umani e delle libertà fondamentali, senza restrizioni o eccezioni. L’UE è inoltre determinata ad affrontare e combattere l’incitamento all’odio. Tutti gli esseri umani hanno pari dignità e hanno diritto a godere dei diritti sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
In questa giornata l’Unione europea esorta nuovamente tutti gli Stati che non lo hanno ancora fatto ad aderire alla convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. Misure risolute ed efficaci a livello nazionale, regionale e internazionale sono fondamentali se vogliamo prevenire e porre fine alla discriminazione razziale.
L’Unione europea continuerà a collaborare strettamente con tutti i paesi partner, le organizzazioni regionali e internazionali e la società civile per eliminare la discriminazione razziale in tutto il mondo.