Da Venezia a Rio de Janeiro, nessun costume di Carnevale sarebbe all’altezza di quello indossato dalla galassia UGC 1382, che è riuscita a mantenere il suo travestimento per oltre 50 anni.
Se ne stava lì, a 250 milioni di anni luce da noi, con l’aspetto di una piccola galassia ellittica: un costume per nulla appariscente, quasi banale, dal momento che quelle ellittiche sono le galassie più comuni dell’Universo.
E invece, sorpresa: sotto il manto ellittico si nascondeva una superba galassia a spirale, tale da rivaleggiare con la regina di questa categoria, la gigante Malin 1, che misura 7 volte il diametro della nostra Via Lattea. La scoperta, apparsa suAstrophysical Journal, è stata realizzata da un team di astronomi coordinato dalla Pennsylvania State University, che ha studiato per la prima volta la galassia nascosta combinando dati nell’ottico e nell’ultravioletto grazie al Galaxy Evolution Explorer (GALEX) della NASA.
Ma strapparle la maschera non è stato facile. Catalogata per la prima volta negli anni ’60, UGC 1382 appare come una galassia ellittica se osservata solo in luce ottica (a sinistra nell’immagine in basso). Se invece si sovrappongono le informazioni nellaluce ultravioletta (centro), ecco che come per magia appaiono i bracci della spirale; infine, combinando questa immagine con una visione del gas idrogeno a bassa densità (rappresentato a destra in verde), gli astronomi hanno scoperto che UGC 1382 è non solo una galassia a spirale, ma anche gigante.
Cambia così una voce del complesso catalogo delle galassie del nostro Universo, che da oggi ospita UGC 1382 tra le cosiddette “galassie giganti a bassa luminosità superficiale”, o semplicemente galassie LSB (da low surface brightness).
Molto isolate e piuttosto rare, le galassie LSB sono le più massicce galassie a spirale conosciute, caratterizzate da un disco galattico poco luminoso ma decisamente ampio.
Per fare un paragone con “casa” nostra, la Via Lattea ha un’ampiezza di 30 kiloparsec (in astronomia, 1 kiloparsec corrisponde a circa 3262 anni luce), mentre UGC 1382 misura intorno a 220 kiloparsecs.
Ma nonostante questa enorme differenza di dimensioni, le due galassie “pesano” più o meno uguali: ovvero, hanno al loro interno una quantità molto simile di stelle e gas.
Questo la rende un oggetto estremamente interessante da studiare, per comprendere gli esempi più estremi di evoluzione galattica: ora che è senza travestimento, UGC 1382 potrà mostrare tutto ciò che fino a oggi ha tenuto nascosto di sé.