Torna sul grande schermo la favola di Pinocchio. Esce oggi, infatti, nelle sale italiane, Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone, distribuito in 600 copie. Il cast stellare e il mancato ricorso alla tecnologia digitale renderanno questo film qualcosa di più che l’ennesima trasposizione cinematografica del Pinocchio di Carlo Collodi.
Il Pinocchio di Collodi: una storia universale
La favola di Pinocchio, nata dalla penna di Carlo Collodi, viene pubblicata a episodi, col titolo Le avventure di Pinocchio, sul “Giornale dei bambini” nel 1881. Il finale originale, che prevedeva la morte del protagonista per impiccagione, non piacque ai giovani lettori che fecero sentire la loro voce e lo scrittore lo modificò con quello che conosciamo oggi. È l’opera più tradotta al mondo, nonché la più raffigurata. Inserita nel filone della letteratura per ragazzi, è in realtà una storia per adulti e bambini, una vicenda universale e senza tempo. Diverse sono state le sue trasposizioni per il teatro, il cinema, anche di animazione, e la televisione. Chi non ricorda, nella versione televisiva, lo straordinario Nino Manfredi nei panni di Geppetto? O Franco Franchi e Ciccio Ingrassia come il Gatto e la Volpe? E ancora le musiche di Edoardo Bennato che a questa fiaba ha dedicato il suo album “Burattino senza fili”?
Pinocchio di Collodi: una galleria di ordinaria (dis)umanità
Portare sul grande schermo la favola di Pinocchio è un’impresa ardita e il film di Garrone può vantare, tra l’altro, un cast eccezionale. Il burattino impertinente è interpretato dal giovane Federico Ielapi, mentre Roberto Benigni, già Pinocchio nel suo film datato 2002, è Geppetto. Mastro Ciliegia, che dona a Geppetto il ceppo parlante, è Paolo Graziosi. I personaggi che Pinocchio incontrerà nelle sue avventure sono davvero tanti: Mangiafuoco, magistralmente impersonato da Gigi Proietti, il Gatto e la Volpe, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini (il cui guizzo scanzonato si sente anche nella sceneggiatura), il Corvo e la Civetta, impersonati dai fratelli Massimiliano e Gianfranco Gallo, Lucignolo, interpretato dal giovanissimo Alessio di Domenicantonio. Anche il più mascalzone dei burattini ha qualcuno che lo aiuta e lo protegge e Pinocchio può contare sulla protezione della Fata Turchina che in questa edizione è presente da bambina, interpretata da Alida Baldari Calabria, e da adulta, Marine Vacth. Non dimentichiamo il grillo parlante, la voce della coscienza, impersonato da Davide Marotta.
Le meraviglie della favola di Pinocchio
Pur potendo contare sulla tecnologia odierna, che anche al cinema fornisce il suo validissimo contributo, Matteo Garrone ha voluto raccontare il Pinocchio di Carlo Collodi tornando per così dire alle origini. Partendo dalle illustrazioni di Enrico Mazzanti, il disegnatore che collaborò strettamente con lo stesso Collodi, il regista ha rifuggito la tecnica digitale per creare effetti speciali e, insieme alla sua equipe di scenografi, fotografi e truccatori, ha fatto un lavoro, per così dire, artigianale, per dare al film quell’atmosfera magica e fantastica ma al tempo stesso reale. Lo stesso Pinocchio, come ammesso dallo stesso Federico in un’intervista, è stato realizzato con un trucco di quattro ore. Un lavoro meticoloso che restituisce allo spettatore un risultato davvero stupefacente.