Uno strano, ma nemmeno tanto, fenomeno si sta verificando in Italia in questo periodo di ferie: decine di cittadini che denunciano la notifica di atti di precetto nella settimana di “Ferragosto” per crediti che gli istituti di credito vanterebbero in quanto scaduti.
E’ noto, peraltro, che le eventuali opposizioni agli atti esecutivi non godono del beneficio della sospensione feriale dei termini processuali che decorre dal 1 agosto al 15 settembre e pertanto il cittadino che si trova intimato al pagamento e nell’eventualità ritenga infondata la richiesta, si trova completamente nello sconforto perchè costretto a contattare urgentemente il proprio legale che il più delle volte, in questo periodo tenta di godersi un breve periodo di ferie.
Pretendere il pagamento dei propri crediti è un diritto ma farlo nel momento in cui il cittadino si trova maggiormente indifeso è un comportamento eticamente e moralmente inaccettabile.
L’auspicio è che l’ABI, l’associazione di categoria delle banche, rivolga una nota persuasiva nei confronti delle proprie associate perchè in futuro possano essere meno “ciniche”.
(Sportello dei Diritti)