Siamo alla guerra dei poveri contro gli ultra-poveri; da più parti politiche, non sapendo fare altro e nulla di costruttivo, si fomenta l’odio xenofobo. S’individua nell’altro da sè, il diverso, il non integrato, il nemico numero uno e si fornisce i cittadini di armi ad alzo zero per poter colpire ad altezza d’uomo.
La morsa della crisi attanaglia tutta l’UE e fa crescere l’ondata di odio razziale che si rivolge verso le etnie più deboli e storicamente perseguitate.
Al di là dell’antisemitismo quale fenomeno rivisto, rimaneggiato e diversamente coniugato e contestualizzato; il popolo Rom, ad esempio, è spesso oggetto di violenti attacchi non solo da parte di singoli o gruppi politici organizzati tradizionalmente legati all’estrema destra, ma anche di esponenti politici che di volta in volta fanno a gara a chi la spara più grossa, non comprendendo i rischi di rigurgiti emulativi.
L’ultimo, ma solo in senso temporale, della lista arriva dalla Slovacchia dove il candidato alle elezioni regionali del prossimo novembre Vladimir Guertler, avvocato e leader del partito regionale ‘I magnifici sette’ di Kosice (est) nel distretto elettorale Lunik IX ha lanciato una proposta elettorale a dir poco shock: biglietto aereo con destinazione Bruxelles e 10.000 euro come ricompensa per la sterilizzazione.
La periferia ‘Lunik’, dove prevalgono gli abitanti rom, è spesso definita come un ‘ghetto’ di Kosice. A dirla tutta sono i suoi poster elettorali dove l’esponente politico offre provocatoriamente ai rom un viaggio di sola andata per Bruxelles. “Se facciamo una colletta pubblica per i biglietti aerei, partirete?”, chiede poi in uno spot.
In un altro manifesto, addirittura, arriva ad invitare le donne rom alla sterilizzazione dietro un compenso di 10.000 euro.
La sterilizzazione delle donne rom ha suscitato nel passato molte polemiche e la Slovacchia ha perso parecchi processi presso la Corte europea per i diritti umani.
Ovviamente Guertler nega, giura e spergiura di non essere razzista e dichiara di voler “aiutare” la minoranza, sottraendola a possibili reazioni future della maggioranza slovacca.
Nella repubblica del Centro Europa, che è da tempo membro dell’Ue risiedono 400.000 persone di etnia rom su 5,4 milioni abitanti.