Un territorio di ricerca che riflette sulla capacità dell’uomo di abitare e rinnovare la città e parla dell’esperienza umana attraverso il gesto e la danza in relazione all’altro. Questo il nucleo forte della XVI edizione del festival La Democrazia del Corpo, un programma concepito come una piattaforma di approfondimenti e pratiche, e organizzato con l’intento di formulare quesiti e ipotizzare risposte sulla funzione che l’atto creativo ha oggi nella società nell’ambito di Cango, il centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza diretto da Virgilio Sieni.
Artisti e coreografi lavoreranno nell’ambito di un un programma di residenze e produzioni, a cicli di creazione sui linguaggi del corpo e della danza in relazione al territorio, alla città di Firenze e alle tracce del paesaggio. Il progetto intende sviluppare comunità del gesto composte da persone comuni e professionisti. Il cittadino è considerato la risorsa che innesta, nel luogo del corpo, tutti quegli elementi sensoriali e percettivi che edificano l’individuo: elementi fatti di margini, dettagli, fragilità, debolezza. In quest’orizzonte, il quotidiano diviene l’atto di riappropriazione di un ‘immane eroismo’. Il corpo, tuttavia, è inteso al pari di una mappa sensoriale capace di produrre senso poetico che si riversa in ogni istante nel tessuto sociale.
‘La danza invade la città costruendo una serie di occasioni molteplici per linguaggi, incontri e ovviamente spettacoli – ha salutato il festival la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni nel corso della presentazione del programma, stamani nella sede di Cango in via Santa Maria -. Un’invasione che partendo da Cango e dall’Oltrarno, si snoda nella città costruendo un percorso che si rivolge al pubblico nella sua molteplicità di culture, colori e abitudini, arrivando fino al Teatro Nazionale della Toscana con una fortunata collaborazione che aiuta a moltiplicare l’offerta per tutti i pubblici’.
‘La Regione ha da sempre sostenuto ed affiancato le attività di Cango e della Compagnia Virgilio Sieni dall’ormai lontano 2008 fino al riconoscimento, nel 2013, di ente di rilevanza regionale, che ha favorito anche il recente riconoscimento di Centro di produzione nazionale – ha aggiunto Barni -. Lo dico con una punta di orgoglio, consapevole che l’accompagnamento dei progetti, delle iniziative realizzate non è stato solo economico, ma ha riguardato una complicità di intenti e di obbiettivi che hanno, in parte, consentito anche la nascita e la crescita dell’Accademia del Gesto, oggi riconosciuta al più alto livello internazionale e nazionale’.
‘Un’avventura che Virgilio Sieni e Cango hanno ripagato innanzitutto con la l’alta qualità degli spettacoli – ha concluso la vicepresidente -, ma anche con l’accuratezza e la continuità di una azione che si è rivolta al mondo della Danza, dagli artisti ai bambini, agli anziani, restituendo a tutti noi una ‘democrazia’ che ci restituisce i nostri corpi come parte attiva di un sistema prima di tutto umana, civile e solo dopo culturale e artistica’.