“Franco Battiato, la cura” è il libro che raccoglie analisi testuali di ventisette canzoni scelte di Franco Battiato, in ordine cronologico dal 1971, con testo a fronte. Nasce dal tentativo di portare uno strumento di tecnica letteraria, il commento e la parafrasi, alla canzone d’autore e vuole sottolineare l’appartenenza di Franco Battiato a una concezione dell’arte che prosegue le tensioni più alte e più significative delle avanguardie artistiche novecentesche.
Approfondimento
Questa tecnica, come ci è stata codificata nella tradizione della critica letteraria italiana da grandi e giovani maestri (quali Gian Franco Contini, Galvano Della Volpe, Cesare Segre, Romano Luperini e Pietro Cataldi) ci ha permesso di evidenziare alcune caratteristiche rilevanti dell’arte di canzone di Franco Battiato già in precedenza segnalate dalla critica più attenta.
L’analisi testuale permette di inverare (portare a un grado di maggior certezza) l’affermazione di tensioni mistiche e teologiche e filosofiche presenti in tutto il lavoro artistico di Battiato. Nell’officina di Battiato tali tensioni si sommano e non si escludono: la sua enciclopedia culturale è estremamente aperta e non dogmatica.
La comprensione di questa organizzazione della mente artistica, filosofica e mistica di Battiato ci ha consentito di comprendere inoltre come sia potuto avvenire l’incontro fra Battiato e Manlio Sgalambro, per sovrapposizione e non per identificazione.
Battiato è rimasto Battiato e Sgalambro è rimasto Sgalambro ma il punto di unità è stato artistico e non un improbabile dogmatismo. Dentro questa unità dinamica artistica di Battiato possiamo infine evidenziare una ulteriore “curvatura” ovvero quella buddistica che pare essersi accentuata negli ultimi dieci anni.
Il lavoro sottolinea l’importanza del contributo di Manlio Sgalambro ed evidenzia anche come concretamente tale contributo sia stato gestito da Battiato; sinteticamente possiamo dire che Sgalambro ha proposto o discusso o completato, dei testi o delle idee, Battiato ne ha fatto delle canzoni
Gli autori
Il lavoro è realizzato da Paolo Jachia e da Alice Pareyson.
Paolo Jachia, classe 1958, critico di canzone d’autore italiana e critico letterario, ha al suo attivo una ventina di volumi per Ancora, Feltrinelli, Einaudi, Laterza, Editori Riuniti, Manni ed altri editori. È al suo secondo volume su Battiato dopo “Franco Battiato. E ti vengo a cercare” (Ancora, 2005).
Alice Pareyson è studentessa a Lingue e Letterature Straniere, è alla sua prima esperienza d’autrice. È la nipote del filosofo Luigi Pareyson, uno dei maggiori filosofi del ’900 italiano.
Il libro è scritto a quattro mani in uno scambio tra due generazioni diverse, nonché tra maschile e femminile. Il risultato rappresenta anche un radicale confronto culturale perché culturale è l’impatto di Battiato. Paolo Jachia ritorna quindi sul maestro Battiato dopo dieci anni anche in virtù di questo scambio.