La XVII Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Confindustria, si inserisce nel calendario italiano dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 – istituito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, e promosso dal MiBAC – e quest’anno affronta il tema “La cultura industriale: un ponte tra economia e crescita sociale al centro dell’identità europea“. Si intendono così stimolare riflessioni sulla cultura industriale ed evidenziare il contributo delle imprese per la formazione dell’identità italiana ed europea.
Protagonisti di questo racconto sono i musei e gli archivi d’impresa, espressione del legame tra comunità e territorio, luoghi preziosi di creatività e innovazione, strumenti per la trasmissione di conoscenze alle nuove generazioni, custodi di memorie e motori di sviluppo sociale e culturale.
Il calendario Museimpresa apre con la prima proiezione nazionale del film documentario “NEWMUSEUM(S). Stories of company archives and museums”, con la regia di Francesca Molteni a Milano.
Museimpresa promuove oltre settanta iniziative in tutta Italia: convegni, laboratori didattici, incontri, workshop, rassegne di cinema industriale, mostre e visite guidate in molte città tra cui Milano, Napoli, Torino, Venezia, Firenze, Roma, Recanati, La Spezia, Trieste, Andria, Rossano, oltre a città storiche e distretti dell’impresa italiana come Bergamo, Ivrea, Biella.
Tra le varie iniziative spicca la visita guidata alla straordinaria mostra fotografica “Gli scali ferroviari di Milano. Oggi, prima di domani. Fotografie di Marco Introini e Francesco Radino” presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente. Per l’occasionemartedì 13 novembre dalle ore 18.30 i due illustri fotografi contemporanei accompagnano i visitatori in un percorso che immerge nella situazione ambientale di Milano al 2018; il pubblico ha dunque l’opportunità di ammirare l’inedita campagna fotografica e di colloquiare con Marco Introini e Francesco Radino, che hanno messo a fuoco i luoghi attualmente dismessi, ma in fase di riqualificazione, con immagini che ritraggono i sette scali ferroviari Farini, Greco, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo. Questi ricoprono una superficie totale di 1.250.000 mq: si tratta di aree attualmente abbandonate, ma che un tempo contribuirono allo sviluppo industriale, agevolando il trasporto e la consegna di prodotti finiti e generi di prima necessità, oltre alla crescita dei quartieri adiacenti.
Gli scatti in bianco e nero di Marco Introini sottolineano le architetture limitrofe agli scali e gli ambienti urbani circostanti, soffermandosi sulla ricerca delle intersezioni tra la città otto-novecentesca e la Milano contemporanea. Le immagini a colori di Francesco Radino offrono una testimonianza sugli spazi interni degli scali in un dialogo poetico tra memoria, uomo e natura.
Aem con questa mostra prosegue il percorso documentaristico iniziato negli anni ’80, quando le era stato assegnato il compito di documentare la trasformazione della città e gli innovativi e complessi progetti di modernizzazione delle infrastrutture di rete. Ora l’esaustiva esposizione offre ai cittadini l’opportunità di riflettere su temi chiave della comunità e dell’impresa, e di focalizzare nel contesto metropolitano milanese il rapporto tra servizi e territorio, a partire dallo scalo ferroviario di Porta Romana, dove ha avuto sede Aem con la sua storica centrale. Afferma Alberto Martinelli, Presidente di Fondazione Aem – Gruppo A2A: “Gli scali ferroviari dismessi sono senza dubbio un argomento chiave per lo sviluppo della città: il superamento delle loro cesure, urbanistiche ma in alcuni casi anche sociali, ha richiesto e richiederà una regia pubblica condivisa e coesa per scommettere su qualità urbana e innovazione“.
La mostra, inserita nei palinsesti di Photofestival, Novecento Italiano, Archivi Aperti e Settimana della Cultura d’Impresa, èaccompagnata da un catalogo con oltre 80 immagini in bianco e nero e a colori, con testi di Marco Introini, Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio, oltre alle introduzioni istituzionali di Pierfrancesco Maran Assessore all’Urbanistica, di Alberto Martinelli Presidente di Fondazione Aem – Gruppo A2A e di Giovanni Valotti Presidente di A2A.